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Multe stradali: dal 2023 più care del 15%

Con l’inflazione galoppante, il “consueto” adeguamento biennale delle multe stradali calcolato sulla base del costo della vita potrebbe portare ad un aumento del 15%. L’Asap ha già denunciato il possibile “default stradale”, ma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha promesso di essere al lavoro per scongiurare gli aumenti

Multe e inflazione
Causa adeguamento all’inflazione, dal 2023, accanto a quello dell’energia, dei generi alimentari e dei carburanti, salirà anche il “prezzo” delle multe stradali. Il meccanismo è automatico: come da Codice, ogni due anni, le sanzioni vengono ritoccate - sempre al rialzo - sulla base dell’indice Foi, ma, considerando l’inflazione di questi ultimi mesi, l’aumento potrebbe questo giro addirittura toccare il +15%.
Tradotto significa che una multa per divieto di sosta potrebbe passare da 42 a 48 euro, mentre una sanzione per il superamento dei limite di velocità tra i 10 e i 40 km/h dagli attuali 165 a quasi 190 euro. 

Il condizionale è comunque d'obbligo visti i moniti e gli appelli lanciati dall’Asap, che già a settembre, quando ancora si parlava di un + 10%,  avvertiva del conseguente “default stradale” ed il recente annuncio del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che su twitter ha scritto: “Sono già al lavoro per capire se sia possibile bloccare gli aumenti delle multe stradali dovuti ad un automatismo del Codice della strada. In un momento di difficoltà come questo tartassare ulteriormente i cittadini italiani è ingiusto e dannoso”. A tal proposito, nel corso della conferenza stampa di presentazione del DDL Bilancio, ha ribadito che “molto probabilmente” le multe non aumenteranno a gennaio.
Insomma, mentre l’alleggerimento del taglio delle accise sembrerebbe essere cosa già decisa, per quanto riguarda l’aumento delle multe stradali esiste, forse, ancora una speranza…

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