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Salasso multe: più 10% dal 2023

Multe più salate in arrivo il prossimo anno? A causa dell’inflazione alle stelle, l'adeguamento automatico delle sanzioni, previsto dalla legge, potrebbe essere addirittura del 10%. Appello dell’Asap: fermate la stangata
Multe più salate
Da quello dell’energia a quello dei generi alimentari, l'aumento dei prezzi si ripercuoterà, anche, sulle multe stradali. Se non verrà fatto qualcosa - da qui l’appello dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale - a partire dal 1 gennaio 2023, in coincidenza cioè con il solito aggiornamento automatico delle sanzioni calcolato sulla base dell’indice Foi, automobilisti e motociclisti italiani si troveranno costretti, a pagar le multe il 10% in più.

Di che aumenti stiamo parlando?
Un divieto di sosta potrebbe passare infatti da 42 a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 a 181 euro, il superamento dei limiti di velocità tra 40 e 60 km/h salirebbe da 543 a 597 euro e un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 a 91 euro. Una vera stangata, che non potrebbe arrivare in un momento peggiore…

L’appello dell’Asap
Da qui, dicevamo sopra, l’appello dell’Asap, che chiede alle forze politiche oggi impegnate nella campagna elettorale di intervenire per evitare gli aumenti: “Premesso che siamo, come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità - ha detto il Presidente Giordano Biserni - corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte a una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane”. “Questi aumenti - ha aggiunto Biserni ricordando i possibili scenari - esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria. Si rischia il “default” stradale”. 

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