Multe a raffica e blocchetti esauriti: nell’Oglio Po i verbali corrono più dei multati
Troppi verbali nel territorio dell’Oglio Po: in dieci mesi oltre 12.500 multe. La Polizia resta senza blocchetti e deve acquistarne di nuovi, per una spesa extra da 20 mila euro. Il comandante: “Segno che stiamo presidiando bene il territorio”. Ma il dubbio resta: automobilisti particolarmente indisciplinati o agenti particolarmente “solerti”?
Record di multe
Nel territorio dell’Oglio Po, che riunisce 18 Comuni della provincia di Cremona, il ritmo delle sanzioni ha preso una piega sorprendente: 12.500 multe dall’inizio del 2025 e una proiezione che, se tutto resta com’è, potrebbe superare le 14 mila entro fine anno. Numeri enormi, tanto che la polizia ha terminato i blocchetti dei verbali, per un’ulteriore spesa di 20 mila euro necessari ad acquistarne di nuovi. Certo, il territorio è ampio, i controlli ci sono, e gli automobilisti sono spesso distratti. Ma a qualcuno - specialmente tra i residenti - il sospetto viene: davvero tutti questi verbali sono segno d’indisciplina? O, magari, di una certa “produttività” da parte dei velox e degli agenti sul campo?
"Stiamo lavorando bene"
“Abbiamo preso in esame - spiega il comandante Armando Aversa - i dati del 2023. Nel 2024, infatti, i velox erano stati spenti a luglio per un’inchiesta della Procura di Cosenza, che aveva imposto lo stop ai dispositivi forniti da una ditta indagata. Così abbiamo basato le proiezioni sull’ultimo anno completo”. La stima era allora di 10 mila verbali l’anno, poi diventati 12.500. E la tendenza continua a crescere. “Forse - ammette Aversa - abbiamo sottovalutato l’indisciplina degli automobilisti, ma è anche vero che i nostri agenti stanno lavorando bene e presidiano il territorio in modo capillare”.
Controllo o accanimento?
La curiosità salta fuori da una delibera del Comune di Piadena Drizzona: una spesa imprevista di 20.000 euro per comprare nuovi blocchetti, moduli e software.
La previsione iniziale, basata su 10 mila contravvenzioni, è stata ampiamente superata, costringendo a una rettifica del bilancio e a un nuovo ordine di moduli, portando la stima a 14 mila verbali complessivi. Nulla di illegittimo, per carità, ma il confine tra controllo e accanimento - specie quando di mezzo ci sono autovelox e sanzioni automatiche - resta sempre sottile. E a forza di “presidiare bene il territorio”, il rischio è che i cittadini inizino a sentirsi più osservati che tutelati. In un caso o nell’altro, da gennaio, si riparte da zero: nuovi blocchetti, nuovi controlli e, chissà, forse qualche multa in meno. In fondo, l’obiettivo dovrebbe restare uno solo - più sicurezza, non più verbali. Ma intanto, tra casse comunali che si rimpinguano e automobilisti esasperati, resta la sensazione che nell’Oglio Po le multe corrano un po’ più veloci degli stessi multati.
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