Autovelox illegale? Ecco come verificarlo per annullare la multa
Una sanzione per eccesso di velocità è valida solo se l’autovelox che l’ha rilevata è omologato. Controllarne la regolarità è un diritto e anche l’unico modo per evitare di pagare multe ingiuste. Ecco come si fa
Approvato non significa omologato
La Corte di Cassazione lo ha chiarito un’infinità di volte: per essere valida, la multa deve provenire da un dispositivo omologato, non semplicemente approvato. La differenza è importante dato che l’approvazione attesta il corretto funzionamento dell’apparecchio, mentre l’omologazione certifica che rispetta i requisiti tecnici stabiliti dalla normativa.
Il problema è che, a oggi, manca ancora il decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture necessario a omologare i nuovi modelli. Di conseguenza, molti degli autovelox installati sulle nostre strade risultano privi di omologazione formale, e secondo l’orientamento costante della Cassazione, ciò può rendere inefficace la sanzione. Non aspettatevi che sia il Comune a dirvelo, anzi: ecco come verificare che la sanzione sia valida o meno.
A tal proposito: Autovelox non omologato? Niente multa e taglio dei punti. La Cassazione conferma
Consultare il sito del Comune
Il primo passo per verificare la regolarità del dispositivo è controllare il sito ufficiale del Comune dove è avvenuta la rilevazione. Ogni amministrazione deve pubblicare l’elenco completo degli strumenti di controllo della velocità presenti sul proprio territorio.
In queste pagine si trovano in genere la posizione dell’autovelox, la data dell’ultima taratura e gli estremi dell’omologazione. Se accanto al modello non compare alcun riferimento all’omologazione, oppure è indicato solo “approvato” - è molto probabile che lo strumento non sia omologato. In tal caso, la multa può essere oggetto di contestazione.
Richiedere l’accesso agli atti
Qualora le informazioni online non siano sufficienti, è possibile presentare un’istanza di accesso agli atti amministrativi al Comune o all’ente che gestisce la strada.
Con questa richiesta si può ottenere copia del verbale di omologazione del dispositivo. Anche qui vale una regola precisa: se nel documento compare soltanto la dicitura “approvato” e non “omologato”, il dispositivo non rispetta i requisiti previsti dal Codice della Strada. Ergo, la multa non è valida.
Occhio ai 30 giorni
In quanto a tempistiche, l’ente ha 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta, ma attenzione: poiché il termine utile per presentare ricorso al Giudice di Pace è anch’esso di 30 giorni dalla notifica, è consigliabile sollecitare una risposta prima di tale scadenza.
Presentare ricorso
Con le carte in mano è finalmente possibile presentare ricorso. Rivolgersi al Prefetto è di norma poco efficace, poiché i ricorsi vengono spesso respinti. La via più solida resta quella giudiziale, fondata proprio sull’assenza di omologazione dell’autovelox che ha rilevato l’infrazione.
Attenzione a non lasciare passare troppo tempo, né tantomeno sperare nella prescrizione, le regole in tal senso sono chiare: per approfondire, Multe non pagate: ricorsi, notifiche e tempi di prescrizione.