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Motor Bike Expo 2022, il pubblico e gli espositori premiano l’amore per le due ruote

Grande successo per l'MBE 2022, ospitato nel polo fieristico di Verona dal 13 al 16 gennaio. Nonostante le difficoltà, il pubblico non è mancato e, oltre che agli organizzatori, il merito va ad un programma ricco e variegato, fatto di incontri, test ride, contest e modelli unici al mondo
In scena dal 13 al 16 gennaio, l’edizione 2022 del Motor Bike Expo ha confermato ed anzi superato le più rosee aspettative: nonostante le limitazioni legate all’emergenza pandemica e la complessa gestione delle normative d’ingresso, i visitatori si sono presentati numerosi e, soprattutto, entusiasti in fiera.
Ancora una volta l’incontro tra economia e passione segna la forza di MBE”, ha detto Paola Somma, co-fondatrice della manifestazione. “Il messaggio che ci trasmette la moto è di tornare a correre, in libertà, con la grinta e la determinazione che c’è in ogni motociclista”. Visione condivisa dal Presidente di Veronafiere Maurizio Danese, che ha dichiarato “Si tratta di un’altra sfida vinta per il sistema fieristico, sia dal punto di vista organizzativo che commerciale. Motor Bike Expo ha confermato una volta di più che le fiere possono e devono restare aperte grazie ai più severi protocolli di prevenzione che anche in questa occasione hanno dimostrato tutta la loro efficacia”.
Nulla di cui stupirsi, specialmente se considerati gli oltre 600 espositori, gli 8 padiglioni occupati, i tanti ospiti d’onore che hanno preso parte alla kermesse (tra cui il veterano della Dakar Franco Picco) ed i 94 eventi in programma su quattro giornate. Facciamo un breve ripasso…

Custom e contest
Un programma che si è concluso come da tradizione nella giornata di domenica 16 con il prestigioso riconoscimento assegnato da LowRide magazine alle custom iscritte al bike show. Al vertice della Top 20 la Harley-Davidson WL del 1946 costruita dall’atelier bresciano Gallery Motorcycles, davanti alla ASB 199 di Asso Special Bike e alla H-D Shovelhead 1200 del ’72, realizzata dal francese Pascal Fisher. Lo Sportster XLH Ironhead di Roberto Caputo/RCK-Roll Chop si è aggiudicato lo Sporty Award. Best Scrambler a un altro Sportster, preparato da MC Cycles. American Dreams si è portato a casa il premio per la Best Cafe Racer grazie alla Buell Chemistry, mentre la concessionaria BMW Motorrad Aurelia si è aggiudicata il Best Modified con la maxicruiser BMW R 18.

Storiche made in USA
Accanto alle custom più spettacolari, anche le “old ladies” americane, moto classiche da collezione che, senza troppa fatica, hanno conquistato una buona fetta degli spettatori. Tra queste, giusto per citarne alcune, le due Indian classe 1927 nel piccolo stand-museo di Abnormal Cycles, entrambe con motori da 600 cm3 sapientemente alloggiati su telaio corto, la Henderson 4 cilindri da 1100 cm3 del 1919, l’Harley-Davidson con bicilindrico Knucklehead 1000 del ’39, anch'essa pregiata e ricercata dai collezionisti e, dai veronesi di Reparto Sportivo, le tre fantastiche “youngtimer” Harley-Davidson Dyna "Daytona" del 1992,  la Springer Sofail prima serie 85° anniversario sempre 1340 EVO prodotta in soli 1450 pezzi e la Sturgis Shovelhead del 1981.


Solidarietà e temi sociali
Moto come passione ma non solo, le due ruote possono anche per fare del bene e finanziare progetti benefici. Tante al MBE le associazioni umanitarie e le ONLUS con iniziative a favore dei meno fortunati: dal 2015, l’associazione Diversa-Mente di Verona promuove ogni anno la Route21 Chromosome on the Road, il giro d’Italia in moto con i ragazzi Down che coniuga la passione per le Harley-Davidson dell’ideatore con il suo impegno nel sociale. Sabato è stata presentata “In moto con l’Africa”, l’iniziativa del team di biker del Marco Polo Team unito dalla passione per i viaggi e la voglia di rendersi utili ai medici con l’Africa Cuamm e, da citare, anche l’associazione vicentina Energia&Sorrisi ODV che sostiene  SOS Bihac in Bosnia ed Erzegovina, per aiutare i giovani migranti a sopravvivere consegnando loro generi essenziali di conforto e offrendo cure mediche.

Qualche dichiarazione
“Per noi il 2022 è stato un anno di ripartenza. Ci abbiamo creduto, come abbiamo creduto a MBE e all’incontro con gli appassionati”, ha dichiarato Giulia Dibartolo, marketing director del partner Motul. “Il pubblico ha risposto bene alle novità. Nonostante tutte le avversità, siamo stati felici di esserci e speriamo che sia di buon auspicio per la prossima edizione”.  “L’esperienza è stata positivissima” per Jessica Bosio, event manager di Jeep. “Le nostre Wrangler, Renegade e Compact si sono inserite con naturalezza nel clima di MBE, con un grande successo di test drive. Segno che la passione per i motori accomuna tutti”.  Non ha dubbi Giovanni Di Pillo: “È stata l’edizione del coraggio e della determinazione per l’amore delle due ruote. In un momento in cui realizzare qualsiasi evento è difficilissimo, MBE ha bucato il cuore oltre l’ostacolo ed è stato premiato. È la verità pura e semplice”.
 

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