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Moto rubate ritrovate in Ucraina, cosa si può fare

Dopo avervi segnalato il businness delle moto rubate rivendute in siti ucraini, continuano gli aggiornamenti da parte dei proprietari di moto coinvolti. Si può fare qualcosa per avere giustizia? Abbiamo interrogato le autorità in merito, ecco cosa ci hanno detto
Un fenomeno che non accenna a diminuire
Internet è una miniera di informazioni, ma non sono tutte piacevoli. Lo ha scoperto un lettore che ha trovato la sua moto, da poco rubata, in vendita su un sito di annunci ucraino. Dopo che ce l’ha segnalato, abbiamo rilanciato la notizia sul nostro sito insella.it: abbiamo così scoperto che sui siti ucraini sono in vendita tanti mezzi italiani, come ci hanno confermato i tanti lettori che hanno scritto di aver trovato la loro (ex) moto, increduli per un commercio illegale fatto alla luce del sole. I ladri a quanto pare non temono di essere “beccati”, visto che l’Ucraina non è un paese dell’Unione Europea. In effetti la situazione è piuttosto complessa: stiamo raccogliendo le vostre segnalazioni per sottoporle tutte insieme alle autorità competenti. Qui sotto facciamo un quadro della situazione: vi terremo aggiornati sul giornale e sul sito su i futuri sviluppi della vicenda. Per le vostre segnalazioni e per altre informazioni scrivete a redazione@insella.it.
Nell’Unione Europea il coordinamento tra le Polizie degli Stati è stretto: una moto rubata in Italia che riappare in Francia viene subito individuata. L’Ucraina però non è Europa, un’eventuale azione non può essere organizzata dalla Polizia italiana: lo può fare solo l’Interpol, l’organismo che mette in collaborazione le Polizie di differenti nazioni. L’Interpol non riceve denunce dai privati: viene attivata solo dalle forze dell’ordine che svolgono indagini internazionale, ma i tempi tecnici per ottenere rogatorie sono piuttosto lunghi. Recarsi sul posto ed effettuare la denuncia alla polizia ucraina, efficiente e sensibile su questo argomento, accorcerebbe i tempi, ma l’attuale situazione politica a rischio guerra sconsiglia il viaggio. In alternativa si può segnalare quanto sta accadendo all’ambasciata ucraina, perché solleciti le autorità in patria.
Ovviamente nessuno può pensare di andare da solo in Ucraina per recuperare la moto da sé, ma anche se si venisse a sapere che è in Italia meglio lasciar perdere. Fate lavorare le forze dell’ordine: non si può mai sapere con chi si ha a che fare... Oltretutto se la “discussione” dovesse degenerare si rischierebbe anche una denuncia da parte del ladro (percosse, ingiurie...), pur essendo nel giusto.

Ma qualcosa si può fare
Se recuperare il maltolto sembra un’impresa difficile, è senz’altro fattibile l’avvio di un’indagine per bloccare la banda che opera in Italia. Le segnalazioni alle autorità competenti devono però essere fatte nella maniera corretta. Ecco due punti da tenere presente.
• Denuncia alla Polizia Stradale - Nel nostro caso Internet è solo un “tramite”: il reato è il furto di un veicolo e la competenza su questa materia, in particolare per i veicoli esportati illegalmente, è della Polizia Stradale.
Fate l’integrazione - Se scoprite, dopo aver fatto la denuncia, che la vostra moto è in vendita su un sito dovete integrare la denuncia con un “estensione” dove segnalate il sito su cui è la vostra moto.
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