Moto Guzzi V65 TT Scout by Anima Guzzista
Da una V65 TT fondo di magazzino, quindi praticamente nuova di fabbrica, un appassionato frequentatore della community di Anima Guzzista è riuscito a trasformare la endurona anni 80 in una Scrambler elegante e modaiola
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Fuoriserie
Scrambler alla Guzzi
Trovata una vecchia (ma solo all’anagrafe) V65 TT, invenduta e quindi intonsa, un appassionato guzzista, frequentatore della prima ora della community di Anima Guzzista, si è posto questa domanda: “Come posso rinfrescare questa moto e renderla di nuovo attraente?”. Detto fatto, con pochi intelligenti interventi questa endurina tipicamente anni 80 ha fatto un salto in avanti di 30 anni, diventando una freschissima scrambler, obiettivo scelto non tanto perché di moda adesso, ma perché semplicemente logico, partendo da un TT.
Le modifiche sono tutte assolutamente reversibili e non hanno intaccato ciclistica e meccanica: “Quello che è servito è una sfilatina di forcella, per lenire l’effetto impennata e mettere in bolla la meccanica; un bel serbatoio dello Stornello 125 scelto appositamente, non solo perché – aggiungono su Anima Guzzista – si era messo l’altro piccolo confine di usare il più possibile elementi originali Guzzi, ma anche per la sua leggerezza e il suo tocco anni 70, rafforzato dal traliccio inferiore di raccordo”. A questo si sono aggiunte due fiancatine prese da una V7 e riverniciate, oltre ad alcuni dettagli come le frecce originali di una Guzzi T3, piazzate sempre sotto al faro e non allineato ad esso, un piccolo parafango di un cinquantino anni 70 e una sella Ducati Scrambler modificata e rivestita. Da segnalare anche il faro che arriva da una Nevada, dotato però di grata parasassi, mentre la scelta del nome è motivata così: “Scout la definisce perfettamente come moto da esplorazione, come moto leggera, solare, essenziale, pratica. Ma anche tanto bella!!”.
Trovata una vecchia (ma solo all’anagrafe) V65 TT, invenduta e quindi intonsa, un appassionato guzzista, frequentatore della prima ora della community di Anima Guzzista, si è posto questa domanda: “Come posso rinfrescare questa moto e renderla di nuovo attraente?”. Detto fatto, con pochi intelligenti interventi questa endurina tipicamente anni 80 ha fatto un salto in avanti di 30 anni, diventando una freschissima scrambler, obiettivo scelto non tanto perché di moda adesso, ma perché semplicemente logico, partendo da un TT.
Le modifiche sono tutte assolutamente reversibili e non hanno intaccato ciclistica e meccanica: “Quello che è servito è una sfilatina di forcella, per lenire l’effetto impennata e mettere in bolla la meccanica; un bel serbatoio dello Stornello 125 scelto appositamente, non solo perché – aggiungono su Anima Guzzista – si era messo l’altro piccolo confine di usare il più possibile elementi originali Guzzi, ma anche per la sua leggerezza e il suo tocco anni 70, rafforzato dal traliccio inferiore di raccordo”. A questo si sono aggiunte due fiancatine prese da una V7 e riverniciate, oltre ad alcuni dettagli come le frecce originali di una Guzzi T3, piazzate sempre sotto al faro e non allineato ad esso, un piccolo parafango di un cinquantino anni 70 e una sella Ducati Scrambler modificata e rivestita. Da segnalare anche il faro che arriva da una Nevada, dotato però di grata parasassi, mentre la scelta del nome è motivata così: “Scout la definisce perfettamente come moto da esplorazione, come moto leggera, solare, essenziale, pratica. Ma anche tanto bella!!”.
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