Moto Guzzi: sta nascendo il nuovo stabilimento
Lo storico stabilimento di Mandello del Lario sta vivendo una trasformazione profonda: i lavori procedono spediti e alcune aree sono già operative. Il progetto mira a unire passato e futuro mentre il museo si prepara a cambiare casa
Il nuovo stabilimento Guzzi
Nel 2021 l’annuncio aveva fatto rumore: un grande piano di rinnovamento per lo storico stabilimento di Mandello del Lario, firmato da un architetto di fama mondiale, Greg Lynn, e voluto da Roberto Colaninno in persona. Un progetto ambizioso, pensato per traghettare la Moto Guzzi nel futuro senza però recidere il legame con le proprie radici. Oggi, a distanza di tre anni, quel sogno comincia a concretizzarsi.
I lavori procedono spediti
I lavori procedono a ritmo sostenuto e alcune aree del nuovo stabilimento sono già pienamente operative. Il reparto motori funziona infatti a pieno regime, così come quello dedicato all’assemblaggio veicoli: segno che il nuovo edificio – realizzato all’interno del perimetro storico della “Casa dell’Aquila” – ha iniziato a vivere davvero. Negli ultimi giorni, nella zona che fino a poco fa ospitava il magazzino degli “obsoleti”, ora smantellato è sorta una nuova sezione del complesso, più moderna e più efficiente, ma sempre in dialogo con i padiglioni storici. La struttura oggi visibile ospiterà in futuro mensa, cucina, uffici e spogliatoi per il personale. Un ulteriore passo verso la “fabbrica modello” che il Gruppo Piaggio – proprietario del marchio dal 2004 – ha in mente di realizzare.

Nel nuovo stabilimento è previsto una spazio anche per i congressi
Museo pronto al trasloco
L’idea è quella di trasformare lo stabilimento in un luogo non solo produttivo, ma anche culturale, dove appassionati e visitatori possano osservare da vicino alcune fasi della lavorazione (benché non tutti i dipendenti si siano detti favorevoli all’idea di essere osservati durante il lavoro). Per quanto riguarda invece il museo , nei piani di Piaggio c’è l’intenzione di trasferirlo in un’area recentemente realizzata, facilmente riconoscibile per il suo tetto che ricorda – con un pizzico di fantasia – il terminale di scarico di una Moto Guzzi. All’interno troveranno spazio le oltre 180 moto già esposte, tra modelli di serie, da corsa, prototipi e fuoristrada.

Nel plastico in bianco si vedono i nuovi edifici, quello più a sinistra è il museo