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Modulo autocertificazione, cosa cambia e come scaricarlo

Coronavirus, con il decreto del 22 marzo è entrato in vigore anche il nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti. Nel nuovo modulo il dichiarante deve indicare oltre alla residenza anche il domicilio se sono differenti, una modifica necessaria per evitare i ritorni in massa al Sud Italia dal Nord
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Cosa cambia
Il nuovo decreto governativo emanato lo scorso fine settimana sancisce ulteriori blocchi alla circolazione, ponendo l'accento sul divieto di spostamenti da comune a comune. Per questo tipo di spostamenti varranno solo i motivi di comprovata necessità lavorativa, di necessità e di salute che riguardano, ovviamente, solo persone non affette dal virus.
Nel nuovo modulo il dichiarante deve indicare oltre alla residenza anche il domicilio. Nella prima parte, tra i provvedimenti di cui deve dichiarare di essere a conoscenza, ci sono anche il Dpcm del 22 marzo e l'ordinanza del ministero della Salute del 20 marzo "concernenti le limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone" nel territorio nazionale. Nel nuovo modulo occorre inoltre indicare da dove lo spostamento è cominciato e la destinazione.
Il nuovo modulo lo potete scaricare qui, se non avete la stampante ovviamente potete ricopiarlo a mano. Non cambiano le altre voci del modello, con il cittadino fermato dalle Forze dell'Ordine che deve sempre dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall'art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. dell'8 marzo 2020 che vieta assolutamente ai soggetti sottoposti a quarantena (quindi positivi al Coronavirus) di muoversi dalla propria abitazione o dimora. Con il regime di quarantena, lo ribadiamo, non si può scherzare e chi venisse sorpreso fuori casa rischia la denuncia penale. Il reato che si profilerebbe è "procurata epidemia colposa", che va dai 3 ai 12 anni di carcere.

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