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A Milano debuttano le “Zone 30”

In queste zone urbane vige il limite massimo di 30 km/h, una soluzione utilizzata gà in altri paesi europei che ha permesso di ridurre il rischio di incidenti

Milano a velocità "ridotta"

La giunta Pisapia ha stanziato 3 milioni di euro per realizzare le Zone 30, aree del capoluogo lombardo in cui non si possono superare i 30 km/h favorendo così la mobilità di pedoni e ciclisti. Queste aree sono dotate di dossi rallentatori, restringimenti della carreggiata, marciapiedi continui per limitare la sosta delle auto. Al momento i lavori sono in corso in Porta Venezia sulle vie Lazzaretto e Melzo, adiacenti al trafficatissimo Corso Buenos Aires. A breve le Zone 30 arriveranno anche nel quartiere Figino, in via Padova (all’altezza di via Paruta), in zona Naviglio Martesana, in via Muratori, in via Tortona e in via Solari.
Le aree “a velocità limitata” sono già una realtà in alcuni paesi europei come Germania, Francia, Gran Bretagna, Svizzera e Belgio e, secondo le statistiche, garantirebbero una riduzione sensibile degli incidenti. Un dato su tutti: il rischio di lesioni mortali in caso di impatto a 30 km/h è del 2,5%, in caso di incidenti a 50 km/h, invece è del 20%.
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