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Mad Max compie 40 anni!

Era il 1979 quando un giovane regista, Geroge Miller, scommise tutta la sua vita e tutti i suoi soldi su un film che narra la storia di un poliziotto del futuro in cerca di vendetta. Quel film, montato in casa e realizzato con un budget minimo, divenne campione di incassi, e a distanza di anni si è trasformato in un vero e proprio cult. Il merito va alla storia, a Mel Gibson, ma anche (e soprattutto) ai tanti mezzi a due e quattro ruote presenti
Auguri Mad 
Il 2019 è un anno importante per gli appassionati della saga Mad Max relaizzata da George Miller. Quest'anno, infatti ,cade il quarantesimo anniversario dall'uscita del primo film, quello che fece conoscere al mondo il mitico protagonista Max Rockatansky e il suo universo futuristico e post atomico. Per chi non lo conoscesse, Mad Max è un film cult per almeno due generazioni. I tre capitoli della storia del poliziotto Max Rockatansky sono ambientati in un'Australia post apocalittica dove il protagonista cerca la sua vendetta (dei bikers gli hanno ucciso moglie e figlio) e tutti combattono per avere il bene più prezioso: il carburante. L'attore principale, Mel Gibson, fu lanciato da questo film del 1979 e fu protagonista indiscusso anche dei seguenti Interceptor - Il guerriero della strada (1981) e Mad Max - Oltre la sfera del tuono (1985), tutti diretti da George Miller. Ovviamente in un film dalla trama così incentrata sull'importanza della benzina, non possono non esserci le moto e le auto come protagoniste. Nel primo film le moto la fanno da padrone, principalmente quelle della banda di criminali, mentre nel secondo l'attenzione è più spostata verso le auto. Mad Max, a livello di incassi, detiene un grandissimo record: realizzato con soli 350.000 dollari di budget, sbancò il botteghino guadagnando oltre 100 milioni di dollari, risultato che lo fece entrare direttamente nel Guinness dei primati per oltre 20 anni (venne superato solo nel 1999 da Blair Witch Project).
Il budget "risicato" si riversò indubbiamente sui mezzi di scena che vennero realizzati e recuperati stando attenti ai costi, eppure, nonostante ciò, alcuni di loro hanno fatto storia.
Non è facile individuare l'origine e la storia di alcune di queste moto, parecchio modificate per essere adattate alla storia, ma la più apprezzata è senza dubbio la moto di "Goose", agente collega di Max che guida una bellissima Kawasaki KZ 1000 con i colori della polizia MFP. In ruoli secondari ma non meno interessanti troviamo anche altre Kawasaki, come una Z 1000 debitamente kittata e completamente nera, una KH 250 a 2 tempi stranamente lasciata originale e diverse Z 900 più o meno elaborate. La più strana in assoluto è senza dubbio la CB 750 Four con sidecar che di originale ha solo il motore. Si vede in alcune scene con il suo look da chopper futuristico e il suo 4 in linea ben in vista. Nel secondo capitolo ricordiamo la moto del "cattivo" Wez, una Suzuki Katana in versione "rat bike" non certo bella ma in linea con il ruolo che svolge nel film. C'e spazio anche per una Yamaha XS 1100 E sidecar, anche questa in una scena con il "villain" di turno. 
Come spesso accade, molte moto divenute famose nei film nel corso degli anni sono diventate protagoniste di vere e proprie battute di caccia da parte dei collezionisti, ma così non fu con quelle della saga di Mad Max: tutte le moto furono rivendute, riadattate oppure demolite. In compenso però, la factory californiana Airtech Streamlining realizza ogni anno circa 300 carene in vetroresina che richiamano le forme della moto di Goose. 

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