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Lutto alla Ducati, addio a Franco Farné

Figura storica della Casa di Borgo Panigale, dagli anni 50 è stato pilota, progettista e tecnico, nel 1978 al TT con Hailwood, nel 1988 a Donigton con Lucchinelli in Superbike, e poi con Carl Fogarty. Aveva 81 anni
Un "mito rosso"
È scomparso oggi Franco Farné, uno dei protagonisti della storia di Ducati, un nome che ha accompagnato la storia di Borgo Panigale, dai primi anni fino ai giorni nostri. Ben prima che Fabio Taglioni si legasse alla Casa bolognese rivoluzionandone la tecnica, Farné già correva con il Cucciolo e lavorava come meccanico all'interno della fabbrica. I suoi successi come pilota nel secondo Dopoguerra furono limitati (un incidente ne compromise l'uso del braccio destro), ma come collaudatore e meccanico è stato fondamentale per tutti i grandi successi di Ducati, dalla vittoria di Paul Smart alla "200 Miglia di Imola" del 1972, al trionfale ritorno di Mike Hailwood all'Isola di Man del 1978. Durante gli anni Settanta Farné fece parte del piccolo nucleo di persone che mantenne in vita il reparto corse, che in quel periodo dovette essere distaccato dalla fabbrica e dal controllo dei dirigenti statali che guidavano l'azienda. La strategia fu di utilizzare la struttura della scuderia NCR, formata dagli specialisti delle moto da competizione Giorgio Nepoti e Rino Caracchi, dove venivano preparate le moto per la Formula 1 e le gare di durata. Poi, negli anni ottanta, sotto la proprietà di Castiglioni, l'attività agonistica riprende quota: Franco Farné è con Marco Lucchinelli nel 1988 quando vinse la prima gara Mondiale Superbike della storia a Donington (GB). Farné fu poi il primo a intravvedere il talento di Carl Fogarty, che debuttò vincendo nel 1993, sempre a Donington, e poi in seguito conquistò 4 Mondiali e 59 vittorie. In pensione dal 1996 non ha mai abbandonato il mondo delle corse che tanto amava, frequentandolo come consulente di aziende e team fino a pochi mesi fa.
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