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Lo sharing di Milano è sempre più elettrico

L’amministrazione comunale punta con decisione sulla condivisione per ridurre traffico e inquinamento. L’obiettivo è potenziare l’offerta di servizi di sharing a due e quattro ruote e favorire economicamente i gestori che adottano mezzi a zero emissioni. In arrivo anche nuove colonnine di ricarica e le Aree della Mobilità con tutte le proposte sharing riunite
Le nuove e-bike di BikeMi
Più mezzi in condivisione e transizione verso la tecnologia elettrica. Il Comune di Milano punta sempre più sullo sharing per ridurre congestione e le concentrazioni di inquinanti nell’aria. Una strategia presentata durante e_mob, il festival dell’eMobility svoltosi a Milano a fine settembre, durante il quale è stata svelata la nuova bici a pedalata assistita del servizio BikeMi realizzato da Clear Channel e gestito da ATM. Un modello più leggero (25 kg), con maggiore autonomia (oltre 100 km) e più efficiente del precedente. A migliorare dovrebbe essere pure la qualità della pedalata grazie alla sostituzione del kit con motore nel mozzo anteriore con una più moderna con unità Bafang nel movimento centrale con una gestione della potenza più progressiva. Presente pure un sistema di connessione che comunica in tempo reale posizione, carica residua ed eventuali problemi per una migliore esperienza di viaggio. Le nuove e-bike saranno introdotte entro fine ottobre con un primo stock di 700 unità mentre la sostituzione completa dei 1.150 cicli a batterie (compresi quelli con i seggiolini per i bambini) avverrà nell’arco di tre mesi. Un numero che, insieme alle 4.280 bici tradizionali, costituisce una flotta di 5.430 unità dislocate in 303 punti di prelievo in tutta la città al quale se ne aggiungeranno altre 32 nei prossimi mesi. Un servizio che, secondo il direttore Mobilità e trasporti del Comune Filippo Salucci, nel 2018 ha registrato 47.000 abbonamenti annuali, più di 8.500 utilizzi al giorno (3.485.853 in un anno) evitando l’emissione di 1.483.862 kg di CO2. Il computo sale considerando il servizio in free floating di Mobike che conta 8.000 biciclette, più di 480.000 utilizzatori e una media di 8.800 noleggi giornalieri effettuati nel 2019. Una flotta a flusso libero destinata a raddoppiare a breve con il nuovo bando per la fornitura di una secondo servizio da 8.000 cicli.

Strategia a emissioni zero
La strategia di condivisione del Comune di Milano è ambiziosa e prevede pure l’esclusivo utilizzo di mezzi elettrici. Un obiettivo quasi raggiunto nell’offerta di scooter sharing dove sono attivi in città cinque operatori con una flotta complessiva di 2.000 scooter, del quale il 94% elettrici (dati fine 2018). L’offerta maggiore è fornita da Cityscoot con 850 mezzi a batterie  seguita da e-Cooltra (500) e MiMoto (258). Meno consistente la flotta degli altri due operatori, Go Volt con 85 scooter elettrici e Zig Zag con 231 mezzi, dei quali il 74% a batterie. Per quanto riguarda il car sharing gli operatori presenti a Milano sono sei con 3.364 vetture, della quali il 23% a zero emissioni. Il merito è soprattutto di Share’ngo con 650 quadricicli elettrici e di E-Vai, il servizio regionale costituito da 107 veicoli, dei quali l’88% a batterie. Modelli elettrici sono presenti anche nel parchi auto di Ubeeqo (5% dei 149 mezzi) e di Drive Now (4% di 478), mentre sono assenti tra i due operatori più grandi, Enjoy (1.001 auto) e car2go (979 auto). La percentuale di elettriche dovrebbe salire progressivamente grazie ai nuovi bandi per il rinnovo dei car sharing che prevederanno degli sconti sulla concessione del servizio per ogni vettura a zero emissioni introdotta. A fare crescere la presenza di modelli a batterie è la stessa volontà degli operatori. Share Now, gestore di Drive Now e car2go, ha dichiarato a e_mob l’intento di incrementare la propria offerta “green” perché più gradita dai propri utenti grazie al maggiore comfort complessivo, tanto che il tasso di noleggio è tre volte superiore di quello endotermico. Ricordiamo che l’intento dell’amministrazione è allargare i servizi di sharing alle città confinanti con Milano e che con l’aumento dei veicoli elettrici crescerà anche la rete di colonnine pubbliche della città che arriverà a 1.040 punti di ricarica. Inoltre, come previsto dal Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), si prevede la realizzazione di 43 “Aree di Mobilità”, delle zone in prossimità della rete di trasporto pubblico che riunisce le diverse tipologie di sharing in un unico luogo.
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