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KTM: allo studio un compressore ibrido per le moto

La Casa austriaca brevetta un nuovo sistema di sovralimentazione che unisce trasmissione meccanica ed elettrica

Una nuova frontiera per la sovralimentazione

L'ultima novità di KTM arriva da un brevetto appena depositato, relativo a un sistema di compressione ibrido: una sovralimentazione azionata sia meccanicamente, tramite una catena collegata all’albero motore, sia elettricamente, tramite un piccolo motore ausiliario. La soluzione si pone come via di mezzo tra il compressore meccanico della Kawasaki H2 e il sistema completamente elettrico sperimentato da Honda sul prototipo con motore V3. L’obiettivo è quello di ridurre il ritardo di risposta tipico dei sistemi tradizionali – il cosiddetto turbo lag – migliorando al contempo l’efficienza e contenendo le emissioni, parametri sempre più centrali in vista delle future normative Euro. Il cuore del sistema KTM è un compressore di tipo “scroll”, compatto e silenzioso, collegato sia a un motore-generatore elettrico sia all’albero motore tramite una frizione controllata elettronicamente. Questo consente di adattare il funzionamento in base alle condizioni di guida: a bassi regimi il compressore è azionato solo elettricamente, mentre a regimi più elevati può funzionare in modo misto o completamente meccanico. Qui sopra un'immagine digitale di come potrebbe essere il prototipo.

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Il disegno allegato al brevetto di KTM

Versatilità e scenari futuri

Secondo quanto illustrato nel brevetto, il sistema potrebbe essere applicato a un’ampia gamma di motorizzazioni. L’esempio mostrato è un monocilindrico da enduro, ma la tecnologia è teoricamente compatibile con cilindrate e configurazioni differenti. In termini di efficacia, il massimo beneficio si otterrebbe probabilmente su motori di piccola e media cubatura, ma è possibile che la prima applicazione arrivi su modelli di fascia alta, in grado di assorbire meglio i costi di sviluppo e produzione. 

Una tendenza tecnica in evoluzione

La sovralimentazione non è una novità nel mondo delle moto, ma sta tornando d’attualità grazie alla pressione normativa e ai nuovi strumenti tecnologici. In parallelo, i costruttori stanno lavorando anche su cambi automatici e sistemi di assistenza sempre più evoluti: Honda con la frizione elettronica E-Clutch, KTM e BMW con il cambio automatico e Yamaha con il sistema Y-AMT  hanno già tracciato una linea chiara. Il nuovo compressore ibrido rappresenta quindi un ulteriore passo in questa direzione, segno che la meccanica motociclistica sta entrando in una nuova fase evolutiva, dove l’elettronica è sempre più al servizio della dinamica del veicolo. KTM non ha comunicato tempistiche né modelli specifici per l’introduzione di questo sistema, ma è verosimile aspettarsi una prima applicazione entro pochi anni, se il progetto supererà la fase di test con risultati positivi.

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