Kawasaki: motori a idrogeno e un V12 da 1.360 CV

Motori inediti per nuovi orizzonti

Kawasaki ha svelato una serie di motori completamente nuovi, pensati non per le due ruote ma per l'aviazione leggera. Si tratta di unità a quattro, sei e dodici cilindri, con cilindrate fino a 9.000 cm³ e potenze che raggiungono i 1.360 CV nella versione V12 sovralimentata. Le unità più piccole, entrambe in linea, prevedono un quattro cilindri da 999 cm³ capace di sviluppare fino a 200 CV a soli 8.500 giri/min, e un sei cilindri da 2.091 cm³ con turbo e potenza massima di 375 CV alla stessa soglia di regime. Tutti i motori saranno disponibili anche in versione alimentata esclusivamente a idrogeno, in linea con la strategia "HySE" già sperimentata da Kawasaki sulla Ninja H2 SX prototipale.
 

Prestazioni e caratteristiche tecniche

La base progettuale dei nuovi propulsori è il quattro cilindri H2R con compressore da 325 CV, ma le modifiche sono significative: le nuove unità erogano la potenza massima a regimi ben più contenuti (8.500 giri/min), a fronte di una struttura semplificata e progettata per usi aeronautici. I motori presentano una configurazione a corsa quadrata con alesaggio e corsa da 76 mm per il sei cilindri, mentre il quattro cilindri adotta una corsa più lunga (59 mm). Particolare attenzione è stata posta alla sicurezza, con l'introduzione della doppia accensione per ciascun cilindro, una soluzione obbligatoria in campo aeronautico per garantire ridondanza e affidabilità.
 

Verso la propulsione del futuro

La necessità di contenere i regimi di rotazione per l'efficienza dei propulsori a elica destinati al volo sotto i 25.000 piedi, ha portato all'integrazione di un riduttore di giri, che abbassa la velocità d'uscita a 2.800 giri/min. L'obiettivo dichiarato è migliorare l'efficienza rispetto agli attuali propulsori aeronautici, molti dei quali basati su progetti datati degli anni 50.