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Kawasaki KH 606, il mostro artigianale a sette cilindri

Se l’è costruito il bizzarro tecnico britannico Simon Whitelock, proprio in questi giorni è stato messo all’asta in Giappone ma il giocattolo non è alla portata di tutti…

Se volete far morire di invidia i vostri amici questa è la moto che fa al caso vostro: Kawasaki KH 606, spinta da un motore due tempi a ben sette cilindri. È un modello che non esiste, almeno non nella produzione di serie della Casa giapponese. Però è assolutamente reale: se l’è costruito il bizzarro tecnico britannico Simon Whitelock nel 1999 impiegando componenti della Kawasaki KH 250, una moto piuttosto diffusa al tempo in Gran Bretagna. 

Un nome, quello dell’Archimede Pitagorico di OltreManica, che dovrebbe suonare noto a chi ha buona memoria, perché è la stessa persona che assemblò una assurda moto a 48 cilindri finita sul Guinness dei Primati. 

Sei motori cannibalizzati

Al confronto, questo mostro a “soli” sette cilindri è molto più semplice ma metterlo insieme non è stata una passeggiata: per realizzarlo Whitelock ha cannibalizzato altri sei motori ed ha dovuto modificare profondamente anche la ciclistica di serie per adattarla ai notevoli ingombri del nuovo propulsore, decisamente più largo di quello di partenza. Così sella e serbatoio sono stati allargati di 10 cm e naturalmente è stata adattata tutta la struttura del telaio. Sono di provenienza Kawasaki anche i freni, due dischi all’anteriore e un tamburo al posteriore, così come la forcella telescopica, prelevati da una Kawasaki KH 500 dell’epoca, ma viene da chiedersi se siano sufficienti visto quanto sono aumentati sia la potenza che il peso. Eppure non è il caso di fare gli schizzinosi di fronte a un esemplare unico e favoloso, capace di far girare la testa al suo passaggio. 

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È all’asta

Proprio in questi giorni è stato messo all’asta in Giappone ma prima di mettere precipitosamente mano al portafogli è bene sapere che il giocattolo non è alla portata di tutti: le offerte sono già arrivate a 12 milioni di yen giapponesi, corrispondenti a poco meno di 70.000 euro, e saliranno ancora. A questi vanno aggiunti i costi di spedizione dal Giappone. Insomma, d’accordo la passione ma è il caso di pensarci bene. Nel video qui sotto potete vedre come è fatto il “mostro”.

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