La prima moto ibrida sarà... verde?
Che il mondo delle moto segua, per tecnologia, quello delle auto è un dato di fatto. A partire dall'ormai consolidato ABS fino ai più moderni sistemi di rilevazione radar (al debutto quest'anno sulla Ducati Multistrada V4, ma attivi sulle auto premium già da qualche anno) sono tanti i dettagli tecnici che dopo essere stati testati e assimilati dal mondo delle quattro ruote, sono poi approdati a quello delle due ruote. Il prossimo tassello che potrebbe aggiungersi alla lista, potrebbe essere quello delle moto ibride, vale a dire a propulsione termica ed elettrica e, dopo il boom di questa tipologia di auto che ha visto negli ultimi due anni aumentare esponenzialmente il numero di modelli disponibili, sembra proprio che Kawasaki voglia fare da apripista in questo segmento. Stando a questi brevetti, infatti, pare che la casa di Akashi sia al lavoro (peraltro in fase parecchio avanzata) su un'inedita batteria in grado di accumulare energia generata da un motore termico. In pratica, si tratta della base fondante del concetto di ibrido che utilizza i motori in sincrono e permette, grazie all'unità a benzina di ricaricare quella elettrica per poi sfruttarla quando serve. Attualmente, le nuove auto ibride plug-in consentono infatti di utilizzare la vettura sia in modalità full elettrica, sia a benzina, oppure in combinazione, soluzione che aumenta non solo la versatilità ma anche la cavalleria disponibile. Possibilità che potrebbe essere parecchio utile anche su un certo tipo di moto (naked, o maxi scooter) per poter sfruttare al meglio l'utilità della propulsione elettrica (zone a traffico limitato) e, ovviamente, i vantaggi in termini di costi che questi veicoli comportano. A giudicare dai brevetti, sembra proprio che Kawasaki sia a buon punto e non è detto questa nuova tecnologia non possa essere pronta già entro la fine del prossimo anno, o al massimo nel 2022.
Cliccate qui per il video realizzato da Kawasaki per illustrare i vantaggi della propulsione ibrida.