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Inaugurata in Francia la prima strada solare

La statale RD5 in Normandia è stata coperta per un chilometro da pannelli fotovoltaici che dovrebbero essere in grado di generare 280 MWh di energia annua. Realizzata con la tecnologia Wattway, è pensata per resistere alla sollecitazione di mezzi pesanti e garantire aderenza pari a quella fornita dal tradizionale asfalto. La sperimentazione andrà avanti per due anni
Costata 5 milioni di euro
Un chilometro lastricato di 2800 metri quadrati di pannelli fotovoltaici capaci di fornire circa 280 megawattora all’anno di energia “verde”. Nasce sulla statale RD5 nei pressi di Tourouvre au Perche, paesino di 3.400 anime nel nord della Francia, il primo tratto di strada solare in Europa aperto alla viabilità automobilistica. Sperimentazioni simili sono attive su piste ciclabili in Germania e Olanda, mentre negli Stati Uniti esiste la Solar Roadways lungo un breve tratto della mitica Route 66. Il progetto francese, inaugurato con la presenza del Ministro dell’Ambiente Ségolène Royal, è pensato per generare corrente sufficiente per il fabbisogno energetico dell’illuminazione pubblica di una cittadina di 5000 abitanti ed è realizzato con una tecnologia, la Wattway, capace di resistere alle sollecitazioni di moto, auto, furgoni e camion, nonché di assicurare tenuta di strada e spazi di arresto comparabili con il normale asfalto. Un risultato ottenuto grazie all’impiego di pannelli con celle fotovoltaiche in silicio policristallino incorporate in un substrato di resine e polimeri, sufficientemente trasparente per lasciar passare la luce del Sole. Per contro, suscitano alcuni dubbi la resa effettiva, minore a quella dei moduli fotovoltaici sul mercato e con possibile decadimento dovuto al previsto sporco che si accumulerà sulla superficie in assenza di costante sistema di pulizia. Il limite reale dell’impianto francese della Colas, però, è il costo. Il tratto a una corsia unica realizzato ha richiesto un esborso di circa 5 milioni di euro, contro una spesa indicativa di 100-150.000 euro necessaria per l’asfaltatura di una strada. Inoltre, per l’applicazione dei pannelli è necessario avere un terreno uniforme e privo di buche, tanto che il percorso sperimentale è applicato alla strada esistente, quindi con la spesa che si andrebbe ad aggiungere a quella dell’asfaltatura. Ad ogni modo, la sperimentazione andrà avanti per due anni durante i quali si verificheranno la resistenza dell’impianto percorso giornalmente da circa 2.000 veicoli e l’efficacia energetica effettiva. Se i risultati saranno positivi il Governo francese potrebbe approvare la realizzazione di altri 10.000 km di “strade solari” in 5 anni per un investimento presunto di 50 miliardi di euro.

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