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Honda CB750 Hornet tutta nuova tranne l'anima - Prezzo e dati tecnici

Dopo la presentazione avvenuta a Intermot di Colonia oggi la nuova Honda CB750 Hornet ha debuttato anche a EICMA. La nuova naked di Honda non ha nulla in comune con quelle che l’hanno preceduta, salvo tre cose: il nome, un prezzo accessibile e  (promette Honda) una guida divertente
Nuovo motore
La nuova Honda CB750 Hornet non ha nulla in comune con quelle che l’hanno preceduta, salvo tre cose: il nome, un prezzo accessibile e una guida divertente. È appena stata lanciata a Intermot di Colonia e ha tutte le carte in regola per proseguire una tradizione nata nel 1998 con la prima CB600F Hornet e proseguita con la seconda, quella del 2007, con il motore di derivazione CBR600RR.
 


Ora cambia tutto: a spingere il nuovo modello c’è un bicilindrico parallelo di 755 cm³ per il quale vengono dichiarati 92 CV (67,5 kW) di potenza a 9500 giri/minuto e 75 Nm di coppia a 7250 giri/minuto. Un motore per il quale viene promessa notevole personalità: «Per ottenere il tipo di performance e agilità che volevamo, sapevamo che avremmo dovuto sviluppare un motore bicilindrico a “corsa corta” tutto nuovo – ha spiegato Fuyuki Hosokawa, Test Project Leader –, con manovellismo a 270 gradi. Questo tipo di propulsore non avrebbe soltanto sviluppato quel tipo di erogazione agli alti regimi, ma anche una consistente coppia ai regimi bassi e medi, l’ideale per guidare sia nei tratti urbani che per fiondarti fuori dalle curve su strada aperta».
A parte la fasatura di scoppio asincrona, ci sono numerose soluzioni personali. A partire dalla compatta distribuzione Unicam a quattro valvole per cilindro che già viene impiegata su tutta la gamma delle CRF. I canali di aspirazione Vortex Flow Duct creano un flusso a vortice dalle prese laterali verso l’airbox e da lì ai condotti di aspirazione discendenti, verso i corpi fallati di 46 mm Ø.
Il bicilindrico della Hornet 750 misure caratteristiche 87 x 63,5 mm Ø e un rapporto di compressione 11:1. Sui cilindri è applicato un rivestimento in Ni-SiC (nichel con carburo di silicio) come sulla CBR 1000RR-R Fireblade.
Completano il quadro la frizione assistita con sistema anti saltellamento e il cambio a sei marce che di serie è ad azionamento manuale, ma tra gli optional è previsto il quickshifter.
L’efficienza del raffreddamento a liquido ha permesso di fare a meno del radiatore dell’olio. Si è lavorato molto per contenere le dimensioni e uno dei due ingranaggi della trasmissione primaria viene impiegato anche per muovere il contralbero di equilibratura.



Elettronica di livello
Quattro i riding mode disponibili per il motore, che giostrano fra tre livelli di potenza, tre di freno motore e tre di controllo trazione con anti-wheeling integrato: si possono selezionare le modalità Sport, Standard, Rain e User (personalizzabile).
Per una moto nuovissima serviva uno stile appropriato.
«Il design della nuova Hornet è riassunto nel concetto di “dinamismo sensuale” – è l’interpretazione di Giovanni Dovis, Lead Styling Designer –. Doveva essere una moto con un design da vera streetfighter, come l’originale, ma con angoli e proporzioni più aggressivi. L’ispirazione ci è venuta dalle linee sinuose e possenti di un puma lanciato a tutta velocità la cui potenza si riflette nel nuovo motore».
La carrozzeria ”veste” un inedito telaio in acciaio con struttura a diamante le cui quote sono improntate all’agilità: inclinazione di sterzo 25°, avancorsa 99 mm e interasse di 1420 mm. La sospensione posteriore impiega i classici leveraggi Pro-Link e un ammortizzatore regolabile nel precarico di produzione Showa, così come è Showa la forcella a steli rovesciati di 41 mm di diametro SFF-BP con funzioni separate.
La frenata è assicurata da due dischi anteriori di 296 mm di diametro con pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale, e al posteriore un disco di 240 mm di diametro con pinza a singolo pistoncino; l’antibloccaggio ABS è a due canali separati.
I cerchi sono di 17” in alluminio a cinque razze e montano pneumatici  120/70 davanti, e dietro160/60, misura scelta proprio nell’ottica di una maneggevolezza superiore.
La strumentazione è costituita da un display a colori TFT da 5” egli indicatori di direzione hanno il segnale di frenata di emergenza che interviene a partire da 56 km/h in caso di una decelerazione di almeno 6 m/sec2, facendo lampeggiare le frecce. Il sistema Honda Smartphone Voice Control permette di collegare via Bluetooth lo smartphone al cruscotto e, tramite interfono nel casco, consente al pilota di gestire le chiamate vocali, i messaggi, la musica e il navigatore audio.

Quanto costa la Honda Hornet?
Interessante il prezzo, la nuova Hornet è proposta al prezzo di 7.990 euro, un prezzo che la pone tra le più appetibili della sua categoria. Quattro, infine, le colorazioni disponibili per la nuova CB750 Hornet: Pearl Glare White con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red; Graphite Black con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red; Matte Iridium Gray Metallic;Mat Goldfinch Yellow.

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