Honda CB1000F: prezzo e data di arrivo. Ecco cosa si sa

Il ritorno della sigla “F” in casa Honda potrebbe concretizzarsi nel 2026 con l’arrivo della CB1000F, evoluzione in chiave vintage della CB1000 Hornet. Secondo quanto riportato dalla rivista giapponese Young Machine (che è sì affidabile, ma non sempre), il modello potrebbe essere lanciato sul mercato giapponese nell’autunno 2025. Tuttavia, considerando le tempistiche necessarie per l’omologazione e l’adattamento al mercato europeo, è più realistico ipotizzarne l’arrivo nella primavera 2026. In un contesto come quello del vecchio continente, la CB1000F potrebbe posizionarsi tra i 10.000 e i 12.000 euro, un listino decisamente aggressivo se paragonato a quello delle principali concorrenti come la Kawasaki Z900RS (che in Italia parte da circa 13.290 euro) o la bellissima carenata Yamaha XSR900GP (14.199 euro). Una strategia di prezzo che se confermato potrebbe rappresentare un importante vantaggio competitivo per Honda.

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La Honda Hornet 1000 nella sua versione più raffinata SP sarebbe la base tecnica su cui realizzare la nuova naked vintage di Honda

Tutto in famiglia

Il contenimento dei costi sarebbe possibile grazie all’ampia base tecnica condivisa con la CB1000 Hornet, che in Italia è proposta a 10.390 euro nella versione base, che salgono a 11.990 per la più raffinata versione SP. La nuova CB1000F manterrebbe il telaio, il motore quattro cilindri da 152 CV e buona parte della componentistica, concentrando le modifiche su estetica e dettagli: carene, scarico, pedane e forse una strumentazione rivisitata in chiave retro. Questa razionalizzazione industriale permetterebbe ad Honda di mantenere basso il prezzo finale senza compromettere le prestazioni. A differenza della Kawasaki Z900RS, che adotta numerose parti dedicate, dalla ciclistica alle finiture del motore, la CB1000F punterebbe su un approccio più essenziale, ma comunque efficace nel richiamare l’estetica delle CB-F degli anni '80. Insomma, quando ne potremo sapere di più? Quasi certamente Honda per il prossimo EICMA ci riserverà qualche sorpresa.