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Honda Africa Twin 1000, dati tecnici, prezzo e gallery completa

Ormai si sa tutto della nuova Africa Twin, una delle moto più attese dell'anno; in attesa di vederla al prossimo EICMA, facciamo il punto delle novità introdotte dal modello, partendo proprio dal motore, il bicilindrico parallelo da 95 CV. Ecco tutte le informazioni indispensabili per arrivare preparati all'incontro alla fiera di Milano
Si torna a sognare le dune
L'Africa Twin 2016 entra in un segmento molto combattuto e apprezzato dai motociclisti (le crossover 800 cm3 coprono la metà delle vendite moto). Ma al suo arco la nuova Honda ha molte frecce per entrare da protagonista nel mercato. Facile previsione: sarà una delle regine al prossimo EICMA milanese. Ecco tutte le sue caratteristiche.
Motore
Il bicilindrico parallelo da un litro ha una potenza massima di 95 CV a 7.500 giri/min e una coppia massima di 98 Nm a 6.000 giri/min. Il manovellismo dell’albero motore è a 270°, la testata è di tipo Unicam a 4 valvole per cilindro, un sistema di distribuzione monoalbero derivato dalle Honda da cross che usa un albero a camme realizzato per pressofusione. Il motore è stato progettato per avere prestazioni e affidabilità sulle lunghe percorrenze e un’erogazione corposa e lineare per il massimo controllo della trazione in off-road. Il bicilindrico parallelo ha dimensioni contenute: l’ingombro longitudinale è uguale a quello della CBR500R. Altre due novità del motore: la lubrificazione è a carter semi-secco, ed è la prima volta su una moto Honda, e la pompa dell'acqua è alloggiata all'interno del carter frizione, un'innovazione per un motore motociclistico, mentre il termostato è integrato nella testata dei cilindri.
Cambio
Il cambio sfrutta lo stesso sistema di azionamento della CRF250/450R. Tutta la trasmissione è più leggera di 500 grammi rispetto ad un sistema tradizionale anche grazie al cambio a 6 rapporti tutto nuovo. La frizione in alluminio prevede piatto spingidisco e cestello assistiti con rampe inclinate che alleggeriscono lo sforzo alla leva e svolgono funzione antisaltellamento in scalata. La versione con cambio a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission), oltre alla modalità D (Drive), ha tre modalità S (Sport), con livelli crescenti di sportività nelle cambiate; inoltre, c’è la nuova funzionalità G per il fuoristrada: con tutte le modalità possibili (D, S, ed MT, manuale), premendo il tasto G sul cupolino vengono enfatizzate le doti di trazione rendendo più diretti i cambi marcia. Infine, in salita e in discesa, un sensore di pendenza permette alla centralina del cambio DCT di cambiare marcia al momento giusto.
Ciclistica
Il telaio a semi-doppia culla in acciaio è un buon compromesso per avere stabilità ad alta velocità, anche a pieno carico, e attitudine al fuoristrada, visto che coniuga resistenza alle sollecitazioni più dure a una buona flessibilità. La centralizzazione delle masse, ottenuta posizionando alcuni componenti come la batteria dietro la bancata dei cilindri, contribuisce ad abbassare il baricentro. La forcella rovesciata a perno avanzato Showa con steli da 45 mm è completamente regolabile e prevede l’attacco radiale per le pinze freno Nissin a 4 pistoncini; con le pinze lavorano due dischi flottanti da 310 mm di diametro con profilo a margherita. Dietro, anche il mono Showa è pluriregolabile, con registro idraulico del precarico molla che velocizza le operazioni di set-up. Infine, i cerchi a raggi sono da 21 pollici all’anteriore e da 18 al posteriore; è così possibile montare gomme tassellate in alternativa a quelli semi-stradali di primo equipaggiamento. Il peso a secco (modello standard) è di 208 kg, che diventano con il pieno di benzina (18,6 litri) 228 kg.
Elettronica
L’ABS è di serie, così come l’HSTC (Honda Selectable Torque Control), con 4 livelli di controllo (1, 2, 3 e Off): il livello di default 1 è per l’uso stradale e i fondi viscidi, mentre il livello 3 è il più adatto alla guida sportiva. Sia l’ABS (sulla ruota posteriore) sia l’HSTC sono disattivabili per la guida in fuoristrada.
Ergonomia
La strumentazione con display LCD a retroilluminazione negativa è disposta verticalmente come sulle moto da rally. I nuovi blocchetti elettrici presentano una perfetta ergonomia e sono montati su un nuovo manubrio in alluminio a sezione differenziata, montato su riser con supporti in gomma che riducono le vibrazioni. Una curiosità: la versione DCT ha il freno di stazionamento sulla ruota posteriore con comando sulla sinistra del manubrio e quattro livelli di forza frenante a seconda della pendenza (fino al 18% con due persone e a pieno carico). Quanto alla protezione dal vento, il parabrezza ha una feritoia centrale studiata per eliminare le turbolenze aerodinamiche, anche installando il parabrezza maggiorato (90 mm più alto e 30 mm più largo), mentre le feritoie ai lati del cruscotto deviano l’aria ai lati delle spalle e delle braccia del pilota. Per accogliere piloti di ogni taglia, la sella è regolabile in altezza su due posizioni (870 e 850 mm).
Consumi
Il consumo medio dichiarato è 21,8 km/l (ciclo WMTC, versione DCT); considerato il serbatoio da 18,8 litri, l'autonomia è di oltre 400 km.
Prezzi e disponibilità
La CRF1000L Africa Twin sarà disponibile in Italia in tre versioni (Standard, ABS e DCT/ABS) abbinate a quattro colori, di cui due standard e due in edizione speciale:
- CRF Rally (Special Edition): per versioni ABS, DCT/ABS
- Africa Twin Tricolour (Special Edition): per versioni STD, ABS, DCT/ABS
- Digital Silver Metallic: per versione ABS
- Matte Ballistic Black Metallic: ABS, DCT/ABS.
Saranno disponibili dai concessionari a fine anno con prezzi a partire da 12.400 euro.

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