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Hayabusa, in arrivo l'Euro 5?

Due nuove richieste di brevetto depositate da Suzuki sembrerebbero confermare l’ormai prossimo arrivo di un’Hayabusa Euro 5. Pensionata nel 2018 dalla Euro 4, la Super Tourer potrebbe tornare per giocarsela con l’H2 di Kawasaki. Sarà la volta buona?
Busa Euro 5
Pensionata nel 2018 dopo vent’anni d’onorato servizio a cause della più stringente norma antinquinamento Euro 4, l’Hayabusa potrebbe forse tornare omologata Euro 5. A suggerirlo sarebbero le due richieste di brevetti recentemente depositate da Suzuki e prontamente diffuse dai colleghi di BikeSocial.
I blueprints mostrano diversi nuovi elementi, tra cui un nuovo telaio ed un inedito quattro cilindri in linea, forse, seguendo la logica, maggiorato a 1440 cm3 per compensare le regole della Euro 5. Lecito inoltre aspettarsi anche nuove e più preziose sospensioni semi-attive, il controllo di trazione per tenerne a bada la potenza e, immancabile, l’ABS cornering di ultima generazione. I due aspetti più interessanti riguarderebbero però l’arrivo di un di un inedito canister per la raccolta dei vapori oleosi del carter posizionato sul lato del telaio e di una nuova coppa dell’olio motore completamente riprogettata per minimizzare gli attuali problemi di ripescaggio della pompa. Il discorso fila, ma la prudenza, specialmente in questi casi, è d’obbligo: per esperienza, sappiamo infatti che moltissimi, se non addirittura la maggior parte, delle richieste di brevetto depositate dalla Case non arrivano mai a concretizzarsi. Tuttavia, come si dice, la speranza non costa niente: già da mesi d’altra parte girano voci che parlano di una nuova super tourer destinata a giocarsela con la potente H2 di Suzuki. E chi allora se non una “Busa” completamente nuova? Il 2019 - ventennale del mitico modello commercializzato nel ’99 -  s’è ormai concluso, ma il 2020 potrebbe essere l’anno giusto…
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