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Guida semi-autonoma, nuovo progetto Yamaha per una moto "auto bilanciante"

Dopo il Motobot, Yamaha torna sulle moto "autonome" con un nuovo prototipo: una R3 elettrica dotata di un sistema capace tenerla in equilibrio a velocità inferiori a 5 km/h. Per il momento è solo un prototipo, ma la strada potrebbe essere quella giusta. Ecco il video che mostra come funziona

Moto auto-bilanciante
Tutto ebbe inizio nel 2015 con l’annuncio del Motobot, “evolutosi” un paio d’anni dopo nel Motodroid, ovvero i primi esempi di sistema di guida completamente autonoma secondo Yamaha. Ma dopo il sofisticatissimo “androide” capace di andare ad oltre 200 km/h in sella alla R1, la Casa di Iwata ora ropone un sistema più concreto di assistenza alla stabilità che permette alla moto di mantenersi sempre in perfetto equilibrio ad andatura di 5 km/h.

Un primo assaggio di come funziona ce lo offre il prototipo sviluppato partendo da una YZF-R3 che vedete nel video qui sotto: una moto elettrica dotata di un sistema di autobilanciamento imbullonato direttamente al telaio e battezzato Advanced Motorcycle Stability Assist System. L’AMSAS, spiegano da Yamaha, è gestito da una piattaforma inerziale a sei assi, con motori elettrici che agiscono automaticamente sullo sterzo permettendo così di mantenere l'equilibrio a velocità inferiori a 5 km/h.
Quindi non siamo di fronte a una moto che si guida da sola, bensì a un progetto strettamente connesso ai concetti di “assistenza alla guida” e “sicurezza stradale”. In pratica, esattamente come fatto da Honda, non si pensa ad una moto autonoma, bensì ad un pacchetto di aiuti alla guida capace di intervenire nei momenti di pericolo o difficoltà e prevenire, magari, l’incidente o la caduta.
L’R3 mostrata nel video qui sotto rimane per il momento solo un prototipo: nei prossimi anni scopriremo come si svilupperanno queste soluzioni “semi-autonome”.

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