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Gibraltar Race 2019, inizia l'avventura

Ieri un prologo "goliardico", oggi parte la prima tappa della gara che attraversa l'Europa dal Baltico all'Atlantico. I concorrenti lasceranno Danzica per il primo stage interamente in territorio polacco: 8mila i chilometri in totale, due le tappe italiane.
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Con il prologo di ieri è partita ufficialmente da Danzica la quarta edizione della Gibraltar Race, che si concluderà il 6 luglio a Finisterre dopo circa 8mila chilometri di gara.
Terminate le verifiche tecniche alle moto, ultimate le registrazioni e al termine del primo briefing, i partecipanti hanno sfilato con le proprie moto sul lungomare di Sopot e sono saliti uno alla volta sul palco per gli onori della presentazione. A consegnare loro il numero di gara è stato l'apripista d'eccezione Franco Picco, insieme allo staff di Moto Raid Experience, organizzatore della manifestazione.

Prologo da ridere
A stemperare la tensione in vista della prima tappa ci ha pensato la formula goliardica del prologo stesso: anziché compiere il percorso nel minor tempo possibile con le proprie moto come da tradizione, i concorrenti hanno dovuto affrontare un selettivo fettucciato in sella a bici pieghevoli. Decisamente un altro paio di maniche rispetto alla prospettiva di maneggiare pesanti bicilindriche sulla sabbia: la vigilia della prima tappa è trascorsa così tra risate e cadute ovviamente senza conseguenze.

Prima tappa
Sempre da Danzica, ma con arrivo a Gorzow Wielkoposki è iniziata invece oggi la prima tappa e la gara vera e propria: nelle prossime due settimane - oltre alla Polonia- i partecipanti attraverseranno in successione Repubblica Ceca, Germania, Italia, Francia e Spagna, con il giorno di riposo previsto il 29 giugno ad Arles.
Il percorso di quest'anno è completamente inedito e ha riscosso più che un discreto interesse: 80 circa i partenti - tutti piloti amatori- che faranno tappa a Brescia il 26 giugno (con tappa al museo della Mille Miglia) e a Cuneo il giorno successivo.

La formula
I partecipanti attraverseranno da est ad ovest tutta l’Europa in un viaggio che, grazie alla sfida della navigazione, assume le caratteristiche di una competizione, anche se il cronometro non è mai giudice assoluto: non esistono vere e proprie prove speciali, perché anche nei tratti dove viene preso il tempo i piloti devono percorrere il tratto indicato in un intervallo temporale predefinito. In definitiva la classifica non dipende dalla velocità, ma dalla capacità del pilota di navigare e rispettare la tabella di marcia. La Gibraltar Race ha soprattutto l'obiettivo di portare i partecipanti a scoprire le zone più nascoste del continente, su strade sterrate per oltre il 50% del tempo impiegato.

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