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Ecobonus 2021, altri fondi per l'acquisto di auto e moto a zero emissioni

Grazie agli avanzi 2020, i fondi destinati all’Ecobonus 2021 crescono ci circa 76 milioni di euro. Le risorse si aggiungono ai 700 milioni circa (suddivisi per auto e moto) già disponibili sulla piattaforma del governo. Ecco come funziona l’ecobonus e come richiederlo
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Politica e trasporti
Grazie alla riprogrammazione di risorse residue già stanziate per l'anno 2020 nei decreti Rilancio e Agosto, ai 700 milioni di euro stanziati per l’Ecobonus 2021 se ne sono aggiunti altri 76. Le risorse saranno disponibili sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per prenotare l'incentivo per l'acquisto di veicoli a basse emissioni relativo alle categorie dei motocicli (L) e delle auto (M1). In particolare, (ne parlavamo qui), dei 700 milioni totali di cui sopra per le due ruote sono stati messi a disposizione un totale di 20 milioni di euro che, a gennaio, erano già scesi a 17. Ecco più nel dettaglio a quanto ammontano gli incentivi e quali sono le modalità di accesso per quanto riguarda moto e scooter.



A quanto ammonta l’Ecobonus 2021?
Il contributo è pari al 40% del prezzo d’acquisto (IVA esclusa), ma fino a un massimo di 4.000 euro e con contestuale rottamazione di un motoveicolo omologato nelle classi fino a Euro 3. Senza rottamazione, l’incentivo scende al 30% del prezzo d’acquisto e fino a massimo di 3.000 euro.

Chi può beneficiare dell’Ecobonus 2021?

L’Ecobonus 2021 si rivolge a tutti coloro i quali acquisteranno “ciclomotori e motocicli di categoria L: veicoli a due, tre o quattro ruote, appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza limiti di potenza”. Come accennato, esistono però alcuni requisiti fondamentali: i veicoli acquistati dovranno essere nuovi di fabbrica, elettrici o ibridi e acquistati ed immatricolati in Italia.

Come richiedere l’Ecobonus 2021?
Chi vuole usufruire del bonus non deve fare nulla: la parte burocratica è affidata al concessionario che richiederà l’incentivo attraverso il portale del Ministero dei trasporti. Il venditore a sua volta riconosce lo sconto, ottenendone il rimborso dalla Casa costruttrice, per la quale l’importo erogato sarà trasformato in un credito d’imposta.

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