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Ducati Multistrada V4, dati tecnici nuovo motore: 170 CV e niente desmo

Ducati ha presentato ufficialmente il nuovo V4 Granturismo, realizzato specificatamente per la nuova Multistrada. La base di partenza è il V4 della Panigale, ma il progetto se ne discosta parecchio tanto che la casa bolognese lo considera un'unità completamente nuova. Abbiamo così una cilindrata di 1158 cm3, 170 CV e intervalli dei tagliandi da record, ma è anche il primo motore Ducati pluricilindrico a dire addio alla mitica distribuzione desmodromica
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V4 tutto nuovo
La Ducati Multistrada V4 è senza dubbio una delle moto più attese dell’anno. Non solo per la dotazione elettronica che sarà senza dubbio al top, considerando che sarà equipaggiata anche del sistema di radar Aras, ma anche per il suo motore che Ducati oggi ha finalmente svelato in maniera ufficiale. Il nuovo V4 Granturismo, infatti, pur essendo parente stretto del V4 montato sulla Panigale, è stato modificato per adattarlo al meglio al “carattere” della Multistrada, una moto nata principalmente per viaggiare (parecchio) veloci.
Tanti i componenti inediti, tanto che Ducati lo considera un progetto del tutto nuovo. Col V4 della Panigale, infatti, il Granturismo condivide solo il layout, per il resto invece le novità sono tante e tutte di spessore. La distribuzione bialbero con comando misto catena-ingranaggi, ad esempio, non ha più il comando desmodromico (un vessillo per la casa bolognese) ma utilizza un tradizionale sistema con molle di richiamo, il risultato però sono intervalli di manutenzione da record, a ben 60.000 km. Un risultato ottenuto grazie anche all’adozione di materiali e trattamenti inediti, nello specifico il controllo ed eventuale registrazione del gioco valvole e la sostituzione delle candele sono previsti ogni 60.000 km. Il piano di manutenzione prevede poi ogni 15.000 km (o due anni) la sostituzione dell’olio, del filtro motore e la verifica del filtro aria (da sostituire ogni 30.000 Km). Risultati eccellenti che non potranno che far piacere a chi, la Multistrada V4, la userà per viaggiare sul serio. Il V4 poi è estremamente compatto rispetto al bicilindrico della vecchia Multistrada l V4 Granturismo è più corto di 8,5 cm, più basso di 9,5 cm e solo 2 cm più largo. Inoltre ha un peso più contenuto di 1,2 kg, in tutto infatti pesa solo 66,2 kg: un record per la categoria. Qui sotto nel video potete vedere tutte le caratteristiche del V4 Granturismo.
 


Potenza ai vertici
Ovviamente, in tutto questo lavoro, i dati di potenza e coppia non sono stati “trascurati”, anzi. Il Granturismo V4 da 1.158 cm3 è in grado di erogare una potenza di 170 CV a 10.500 giri/minuto, e una coppia massima di 125 Nm a 8.750 giri/minuto rispettando ovviamente gli stringenti limiti dell’omologazione Euro 5. La sua scheda tecnica pesca a piene mani dal know how maturato in MotoGP, a partire dall’albero controrotante, vincente in pista, ma utile anche su strada visto che migliora la maneggevolezza oltre a ridurre il beccheggio in accelerazione. Così come la tecnologia Twin Pulse, cioè con albero motore a perni sfalsati di 70° in grado di offrire un'erogazione molto vicina a quella di un bicilindrico, oltre a un sound parecchio coinvolgente. Attenti studi hanno portato poi alla definizione di masse specifiche per volano e alternatore, così da ottenere un’erogazione quanto più regolare e consistente a tutti i regimi.

Ecco il nuovo sistema di distribuzione, ogni bancata ha due alberi a camme, le molle sono azionate da bilanceri a dito con molle per il richiamo

Gioiello “rispettoso”
Rispetto al V4 Panigale, il Granturismo ha poi un nuovo sistema d’iniezione dedicata con corpi farfallati di diametro inferiore, condotti più lunghi e le camere di scoppio ottimizzate. I corpi farfallati di ogni bancata sono azionati da un motorino elettrico dedicato e possono azionare le farfalle in modo asincrono tra le due bancate. A livello di comfort, molto utile invece, il sistema di disattivazione della bancata posteriore, quella cioè che generalmente “scalda” di più le gambe del pilota. In pratica, quando la moto è ferma al semaforo, il sistema disattiva la combustione dei due cilindri posteriori diminuendo in maniera sensibile il calore percepito dal pilota.
A chiudere la carrellata di questo spettacolare prodotto made in Borgo Panigale ci pensano il cambio elettronico con funzionalità sia in inserimento, sia in scalata, e la frizione in bagno d’olio prevede un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota.

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