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Ducati Diavel V4 2023, raddoppia i cilindri - VIDEO

Estetica rivista, ciclistica rinnovata ma soprattutto il motore V4 Granturismo insieme a un’elettronica raffinatissima. Questa la ricetta della nuova Diavel my 2023. Ve la raccontiamo con la nostra video prova!

La Diavel per il 2023 abbandona il bicilindrico Testastretta per passare al quattro cilindri Granturismo V4, motore riservato finora a Panigale, Multistrada e Streetfighter. Una unità che in questa versione eroga 168 CV e 126 Nm di coppia e per la quale Ducati prometta un'erogazione fluida e sfruttabile ai bassi regimi. L’abbiamo provata in anteprima assoluta, nel video qui sotto vi raccontiamo nel dettaglio come è fatta e come va.

Tra le caratteristiche gli intervalli di manutenzione "allungati" (i più importanti sono a  60.000 km) e una nuova gestione della bancata posteriore dei cilindri. Se il Granturismo montato sulla Multistrada "spegneva" i cilindri posteriori a moto ferma, in modo da limitare il caldo trasmesso alle gambe del pilota, l'unità montata sulla Diavel evolve questa funzionalità estendendola anche alle basse velocità, riducendo così l’accumulo di calore nella zona vicina alla sella del pilota, oltre ai consumi. 

Elettronica al top
L'elettronica è ovviamente di livello: tre Power Mode e ben quattro Riding Mode (Sport, Touring, Urban e il nuovo Wet, studiato per fondi bagnati e a ridotta aderenza) per adattare l’erogazione del motore e l’intervento dei sistemi di ausilio alla guida (Ducati Traction Control in versione Cornering, ABS Cornering e Ducati Wheelie Control) al tracciato e alle preferenze del pilota. Il Cruise Control garantisce trasferimenti autostradali "rilassanti", il Launch Control garantisce partenze brucianti e il Ducati Quick Shift up & down rende l’uso del cambio meno affaticante e più efficace nella guida sportiva.
La gestione del tutto avviene tramite il cruscotto con display TFT a colori da 5”, che offre anche connettività Bluetooth per associare lo smartphone e utilizzarlo per ricevere chiamate e ascoltare musica, sfruttando così le funzionalità della Ducati Link App, e utilizzare il sistema di navigazione Turn-by-turn disponibile come accessorio.

 

Il family feeling rimane
La Diavel V4 mantiene la personalità dei modelli che l'hanno preceduta. Il design è muscoloso e massiccio, capace di attirare sia chi ama le moto da prestazioni pure, sia chi predilige lo stile da special. A rendere ancora più aggressiva la simbiosi tra moto e pilota, la V4 monta un manubrio ravvicinato (+20mm) e la solita sella bassa posizionata a 79 cm da terra.
Nuovo design per i gruppi ottici: l'anteriore cambia forma, passando dall’Omega delle versioni precedenti a una doppia C che diventerà stilema ricorrente sulle naked di Borgo Panigale. Il gruppo ottico posteriore è costituito da una matrice di LED puntiformi posizionata sotto il codone, anch’essa con una firma ottica che reinterpreta la configurazione sdoppiata che da sempre caratterizza la Diavel. Gli indicatori di direzione dinamici sono integrati nel manubrio, davanti ai serbatoietti dei comandi di freno e frizione.

Il telaio non cambia
I 168 CV garantiti dal motore V4 Granturismo sono imbrigliati da una ciclistica che prevede telaio monoscocca e forcellone monobraccio in alluminio che, col nuovo motore fanno scendere il peso a  223 kg, vale a dire meno 13 kg rispetto alla Diavel 1260 S. A livello sospensioni troviamo una forcella rovesciata con steli da 50 mm e un ammortizzatore con schema cantilever, entrambi completamente regolabili. L’impianto frenante conta su pinze Brembo Stylema e doppio disco anteriore da 330 mm. Confermata, ovviamente, la maxi gomma posteriore da 240/45, fondamentale per consentire di ottenere il dato (dichiarato) di 3 secondi nell'accelerazione da 0 a 100 km/h. 

 

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