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Confindustria ANCMA, situazione e proposte per la mobilità a due ruote

Fotografando il quadro attuale, in occasione dell’assemblea tenutasi a Milano Confindustria ANCMA ha avanzato numerose proposte utili al miglioramento e allo sviluppo della mobilità urbana e non solo. S’è discusso di sharing mobility, di e-bike, di sicurezza dei motociclisti e delle nuove infrastrutture, di incentivi e sgravi fiscali, di riduzione del traffico e dell’inquinamento
Le proposte di ANCMA
Alla presenza del nuovo presidente Andrea Dell’Orto, si è tenuta lo scorso 26 giugno a Milano l’assemblea “Situazione e proposte per la mobilità a due ruote” promossa da Confindustria ANCMA. S’è discusso di vari argomenti, affrontando in particolare i temi relativi alla riforma del Codice stradale, alla sicurezza stradale e delle infrastrutture, all’introduzione di una nuova forma di trasporto e mobilità -  sharing mobility ovviamente compresa - alla “mobilità legale” e alla mobilità connessa. Fotografando il quadro attuale, ANCMA ha avanzato numerose proposte utili a “normalizzare” e migliorare il ruolo delle due ruote sulle nostre strade. Spiegando la necessità da parte del nuovo Parlamento di “rimettere mano” alla riforma del Codice della strada,  s’è discusso in particolare dell’accesso di biciclette e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici in ambito urbano (la questione era stata riaperta poche settimane fa dal sindaco Beppe Sala), della necessità di riorganizzare le norme relative alla circolazione dei motocicli in autostrada, della redazione di linee guida ministeriali destinate a enti proprietari e gestori delle strade e concernenti le norme di progettazione e costruzione di infrastrutture sicure per i veicoli a due ruote e della costituzione presso il Ministero dei Trasporti di un registro nazionale per l’identificazione volontaria delle biciclette. In riferimento alla sicurezza stradale, tra le proposte di Confindustria riportiamo anche quella relativa all’importanza di incentivare l’acquisto e la diffusione di capi di abbigliamento protettivo attraverso misure di defiscalizzazione: i vantaggi che ne deriverebbero sarebbero sia di ordine socio-sanitario che industriale, essendo le aziende italiane di abbigliamento protettivo un’eccellenza della manifattura europea e mondiale.
Altrettanto importante il tema relativo alla sicurezza delle infrastrutture: in tal senso è stata portata all’attenzione dei presenti l’utilità dello sviluppo di un piano di infrastrutture dedicate alla ciclabilità con congrue caratteristiche di accessibilità e sicurezza e, in particolare, circa la realizzazione di ciclovie di lunga percorrenza.  Tema centrale dell’assemblea è tato poi quello della sharing mobility: “le due ruote - ha spiegato Dell’Orto - si candidano ad essere un vero e proprio modello di mobilità sostenibile da cui ripartire. E in gran parte già lo sono. Basti pensare, ad esempio, che più del 70% dei servizi di mobilità condivisa nelle città è rappresentato da servizi di bikesharing. Sebbene in modo più marginale, anche lo scooter sharing sta facendo registrare una crescita apprezzabile negli ultimi anni. Numeri questi che dimostrano da un lato una grande capacità delle due ruote di saper intercettare la nuova domanda di mobilità e dall’altro le molteplici possibilità di integrazione modale e flessibilità che sono in grado di offrire”. Partendo da tale assunto e considerati i numerosi vantaggi offerti da questa soluzione in termini di riduzione dei livelli di traffico e, quindi, di inquinamento, la proposta di Confindustria riguarda uno sgravio fiscale per gli utilizzatori dello sharing, come, ad esempio, un’aliquota IVA ridotta del 10%. Imprescindibile, infine, uno sguardo alle ebike e ai “nuovi” veicoli che, sempre più massicciamente, popolano le nostre strade: è urgente, s’è ricordato, che il Ministero dei Trasporti disciplini in modo chiaro questa nuova tipologia di veicoli, rendendone possibile l’utilizzo legale e introducendo nel nostro ordinamento un quadro regolatorio chiaro.
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