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Commissione EU, raggiunto l'accordo per lo stop ai motori diesel e benzina

Accordo trovato tra Parlamento e Consiglio europeo per il bando delle auto diesel e benzina a partire dal 2035. L’obbiettivo, che rimane ovviamente quello di ridurre le emissioni nocive per giungere alla neutralità climatica entro il 2050, verrà perseguito per mezzo di step intermedi. Previste deroghe per i costruttori con piccoli volumi e - forse - per i carburanti sintetici
Dopo mesi di discussioni e trattative, Parlamento e Consiglio europeo hanno finalmente trovato un accordo per ciò che riguarda la messa al bando delle auto diesel e benzina a partire dal 2035. Le case automobilistiche - il divieto, va ricordato, riguarda solo le quattro ruote, anche se è inevitabile una ripercussione sul settore motociclistico - saranno chiamate a passaggi intermedi nella riduzione delle emissioni nocive nel 2025 e nel 2030. Tempistiche strette, dettate - sostiene Bruxelles - dall’invasione dell’Ucraina e dalla conseguente crisi energetica, intesa in questo caso come occasione utile ad accelerare la cosiddetta “transizione ambientale”.

Deroghe?
Benché non nella misura in cui auspicavano molti Paesi dell’Unione, che addirittura chiedevano di posticipare i termini al 2040, sono comunque previste alcune “deroghe”. I costruttori con piccoli volumi di produzione all'anno (da 1.000 a 10mila nuove autovetture o da 1.000 a 22mila nuovi furgoni) potranno infatti “ottenere una deroga fino alla fine del 2035“, mentre “quelli responsabili di meno di mille immatricolazioni di nuovi veicoli all’anno continueranno a essere esenti”. Un ulteriore deroga potrebbe essere successivamente valutata per ciò che riguarda i cosiddetti carburanti sintetici, ritenuti neutri dal punto di vista delle emissioni di Co2. Su richiesta tedesca, la Commissione presenterà infatti una proposta per l’immatricolazione di veicoli alimentati con questi carburanti dopo il 2035, “in conformità con la legislazione europea” e “nel rispetto dell’obiettivo di neutralità climatica dell’Unione”.

Piccoli passi
Come accennato, l’obiettivo verrà perseguito per step intermedi: “L’esecutivo comunitario - si legge in una nota diffusa dal Parlamento europeo - pubblicherà una relazione entro la fine del 2025, e successivamente ogni due anni, per valutare i progressi verso una mobilità stradale a zero emissioni. La relazione riguarderà l’impatto sui consumatori e sull’occupazione, i progressi in termini di efficienza energetica e di accessibilità economica dei veicoli a zero e a basse emissioni”.
Rimane da capire come faranno i cittadini europei ad adeguarsi alle regole, considerando tanto i prezzi - per molti proibitivi - delle auto full electric quanto (almeno per ciò che riguarda l’Italia) la carenza di colonnine e punti di ricarica…

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