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Colove 321RR: non chiamatela clone

Non è il solito clone cinese costruito con componenti economiche e di bassa qualità: esteticamente molto simile alla Yamaha R3, la nuova Colove 321RR che vedete in foto è spinta da un 2 cilindri parallelo da 322 cm3 e 39 CV di potenza che condivide molte parti con quello di Iwata

Colove 321RR

Dai primi “cloni” in versione economica ai nuovi - e pregevoli - modelli sfornati da produttori come CFMoto o Zongshen, le moto made in China stanno progressivamente migliorando sotto numerosi aspetti. Se, fino a poco tempo fa, parlando di modelli cinesi ci si riferiva essenzialmente a brutte copie delle europee e delle nipponiche, le cose sono ora cambiate: la qualità è cresciuta - e non di poco - e pure l’attenzione per lo stile ha fatto un bel passo in avanti. Anche quando si parla di mere copie (esistono ancora) si può notare una certa qualità nei componenti, che si tratti di strumentazione o, come vedremo ora, di motore.  Un esempio ne è la nuova Colove 321RR, esteticamente molto simile alla R3 di Yamaha (cosa che ci porta a definirla, appunto, un “clone”), ma ben dotata anche dal punto di vista della scheda tecnica. Non si tratta infatti di una misera copia equipaggiata con accessori economici, bensì di una (quasi) vera e propria Yamaha costruita in Cina.  Al di là delle linee, inequivocabilmente “ispirate” alla media sportiva di Iwata, sotto le carene si nasconde infatti un propulsore molto simile - alcune pezzi ed alcune parti sono in comune - a quello della ben più blasonata R3, cioè un 2 cilindri parallelo da 322 cm3 e 39 CV di potenza. Lasciamo perdere azzardate supposizioni circa una possibile collaborazione tra il costruttore cinese e quello nipponico: il motore è molto simile, sì,  ma non identico, e ciò significa che per la sua realizzazione la cinese si è affidata ad ingegneri propri, senza “scomodare” quelli Yamaha…
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