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Borile racconta la sua B300CR ai futuri ingegneri

S’intitola “Borile, l'Ingegneria in moto. La storia della B300CR raccontata da Umberto Borile” l’evento in programma a Modena, giovedì 8 ottobre alle ore 17, al Dipartimento d'Ingegneria "Enzo Ferrari". Il costruttore veneto racconterà la storia della sua moto, dall’idea fino all’arrivo in concessionaria
Una storia emozionante
Non è cosa di tutti i giorni poter ascoltare il racconto di un uomo che ha realizzato il suo sogno. Se poi caliamo questo evento nel mondo delle moto, tale circostanza si fa ancora più rara. Ecco perché sarà un appuntamento che non dimenticheranno in fretta i futuri ingegneri del Dipartimento d’Ingegneria “Enzo Ferrari” (Sala Eventi del Tecnopolo, via Vivarelli 2, Modena), quello dei motori per eccellenza, ai quali Umberto Borile racconterà la sua B300CR, dalla prima idea fino alla realizzazione e all’arrivo in concessionaria. Che previsto a brevissimo, ai primi di novembre, in contemporanea con l’apertura delle porte di Eicma 2015. Dedicata da Umberto Borile a Carlo Bassi, ex amministratore delegato dell'azienda di Vo' Euganeo, scomparso di recente, la B300CR è una moto tutto metallo e niente fronzoli, nel perfetto stile del suo progettista e costruttore; è stata presentata il 18 giugno 2015 in piazza Gae Aulenti a Milano. La B300CR monta un monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria di 292,4 cm3, che eroga 27 CV a 7.500 giri e 24 Nm a 6000 giri. Dotata di un cambio a cinque marce, ha un telaio in lega leggera 7020, con un sottoculla in tubi di acciaio; la forcella a steli rovesciati da 41 mm monta piastre sterzo in ergal ricavate da pieno. Le ruote con mozzi in lega leggera ricavati da pieno sono da 17 pollici. I freni sfruttano tubi trecciati inox, e vedono un disco anteriore da 320 mm e uno posteriore da 220 mm. Serbatoio da 8,5 litri e fiancatine sono in alluminio. Molto contenuto infine il peso (a secco): solo 119,5 kg.

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