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BMW R 100 RT retrò, moto by Bill Costello

BMW R 100 RT - Bill Costello è ormai un nome noto tra i preparatori BMW. Dopo la R 50 dedicata al padre, per la sua seconda creazione ha scelto una R 100 RT e ne ha fatto una splendida special retrò da utilizzare senza problemi tutti i giorni
Special per tutti i giorni
Bill Costello è entrato nel mondo BMW quattro anni fa quando mise mano a una R50 del1958 per farne una special unica ed esclusiva (qui il video della R50). Quella moto era dedicata a suo padre, scomparso da poco: esteticamente affascinante, aveva però un problema: i 26 CV scarsi del motore non la rendevano adatta all'uso quotidiano. Per la sua seconda creazione Bill ha cercato come base un modello più recente e potente. Alla fine la scelta è caduta su una R 100 RT dei primi anni 80: "La mia R 50 ha solo 26 CV e andare in autostrada con una moto del 1958 non è una cosa fattibile. Così ho trovato una 'super carenata' R 100 RT da 70 CV, ottima base per il mio progetto. Ho voluto costruire una moto equilibrata e godibile nella vita di tutti i giorni, una urban bike semplice a cui non dedicare troppo tempo per pulirla e lucidarla.” Il primo passo è stato quello di alleggerire la moto di tutto il superfluo. "Salvato" il solo serbatoio, il resto delle sovrastrutture sparisce: via le carene e i fianchetti e un taglio netto al codino che ora vede solo una bella sella in pelle trapuntata e un’unghietta a chiudere la vista posteriore e nascondere una nuova e compatta mini batteria al litio. Le modifiche fanno scendere l’ago della bilancia da circa 240 kg a soli 195 kg. Inoltre le molle delle sospensioni sono state sostituite con prodotti Race-Tech, i cerchi a raggi sono di Woody Wheels Works mentre gli pneumatici sono dei tubeless della Avon. I semi manubri sono realizzati della Tarozzi, mentre al posto del grosso cruscotto BMW ora c’è uno strumento minimale. Completano la trasformazione una bella coppia di pedane e i terminali a doppio cono. A conferma che questa è una special che usa tutti i giorni, Bill ha pensato di montare sul semimanubrio sinistro anche un attacco per lo smartphone. Per sapere come va, basta sentire ciò che racconta il suo creatore: “Appena l’ho finita l’ho testata per un viaggio inaugurale di 1.600 miglia da New York al North Carolina. L’ho spinta al massimo, l’ho sfruttata e lei ha sempre assecondato ogni mia richiesta. È esattamente la moto che volevo.”
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giggio
Ven, 10/11/2013 - 09:37
Affascinante....