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BMW Lac Rose concept, una regina del deserto speciale

La R nineT sembra proprio non volerne sapere di cedere il passo alla futura scrambler targata BMW, così sfodera nuovamente la sua vena terraiola.
Una nuova anima per la roadster tedesca
Sarà presentata all’edizione 2016 del Wheels and Waves a Biarritz la nuova concept di casa BMW: basata su un’immancabile R nineT, questa volta il vestito è da regina dei raid africani.
Il nome di questa motocicletta è Lac Rose, come lo specchio d’acqua in prossimità del quale terminava l’originale Parigi Dakar e come dice Edgard Heinrich, capo del design di BMW Motorrad: «Questa concept è una nostra personale interpretazione della moto che vinse la Dakar nel 1985, completamente in linea con lo spirito del Wheels & Waves e dei suoi visitatori. La Lac Rose immerge la R nineT in un nuovo contesto e mostra il livello di passione e immaginazione che si può raggiungere pur con poche modifiche».
La motocicletta è una versione soft delle più blasonate endurone da offroad, infatti grazie ad alcune modifiche può permettersi di abbandonare l’asfalto per lo sterrato, ovviamente leggero.
Si capisce subito chi sono le sue parenti, ha dei dettagli inconfondibili quali il parafango alto, il caratteristico fanale rotondo e il piccolo parabrezza.
Il family feeling con le forme della R G/S è dettato da un nuovo serbatoio, maggiorato, e dalla piccola sella rettangolare. Ci pensano poi sospensioni con escursione più lunga e cerchi raggiati a completare il fisique du role da aspirante nave del deserto.
I dettagli come la retina sul fanale, il paracolpi e il para radiatore dell’olio completano l’insieme che è impreziosito dalla colorazione classica delle G/S di allora, con tanto di tabella e numero di gara - 101 - proprio del leggendario Gaston Rahier.
In BMW sono stati talmente precisi da affiancargli anche una linea di abbigliamento tecnico dedicato, casco compreso, per rimanere sempre coordinati con l’apprendista enduro.
Un bell’esercizio di stile sulla nineT da parte del design di BMW anche se, per dovere di cronaca, va evidenziato che il primo a far emergere questo lato da rally africano della moto di Monaco è stato l’italiano Luis Bertelli qualche mese fa: la sua bella interpretazione con tanto di sponsor tabaccaio la trovate qui. Un bravo per essere arrivato prima dei tedeschi se lo merita tutto.
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