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Bici elettriche, chi sono i ciclisti con la scossa?

I risultati del sondaggio dell'istituto francese 6-t sui possessori di e-bike di quattro paesi europei mette in rilievo molti vantaggi e i pochi limiti dei pedali con la scossa. Molte le differenze tra le nazioni
Meno auto con le e-bike
Chi sono i nuovi elettro ciclisti? Perché hanno scelto un'e-bike per muoversi in città e quali sono le problematiche riscontrate? A queste e altri quesiti hanno provato a rispondere gli studiosi dell'istituto di ricerca francese 6-t con “Bici a pedalata assistita: una nuova moda metropolitana?”. Un sondaggio condotto tra circa 400 bikers elettrici di Francia, Spagna, Gran Bretagna e Paesi Bassi possessori di modelli adatti per la città (oltre il 40%) o per escursioni su sterrati (poco meno del 30%), ma pure di pieghevoli (15% circa) e cargo (15% circa) per il trasporto merci o di bambini. Si tratta di persone che la usano soprattutto in aree urbane (70%) con età compresa tra i 30 e i 50 anni (60%), mentre sono pochi gli anziani (11%). A indurli all'acquisto di un ciclo elettrico è principalmente la maggiore praticità rispetto alle bici tradizionali (29%, ma con punta del 59 tra gli olandesi) e il minore costo nei confronti di un'auto (25%). Altre ragioni riguardano la maggiore comodità (11%) ed economia (10%) rispetto al trasporto pubblico, mentre i motivi ecologici sono piuttosto modesti: solo il 7% ha dichiarato di averla scelta per il minore impatto ambientale rispetto all'auto e il 5% perché più “green” dei mezzi pubblici. Quanto agli aspetti negativi legati all'e-bike a vincere è la risposta “Nessuno svantaggio” (30%) davanti a problemi di ricarica (28%) e tecnici (20%). Di rilievo è pure il peso elevato (19%), la carenza di adeguati servizi di assistenza e riparazione (16%) e di strade sicure (16%). Critiche riguardano pure la spinta fastidiosa di alcune e-bike (13%) e il vandalismo (10%). Da notare che per alcuni indicatori i risultati nei diversi paesi sono molto differenti, con il 56% degli olandesi che non rileva nessun ostacolo contro il 17% degli inglesi. Di rilievo i divari tra Paesi Bassi e Spagna, in particolare in tema di carenza dei servizi (problema per il 3% degli olandesi e per il 26% degli spagnoli) o della sicurezza sulle strade (4% contro 28%). Per quanto riguarda l'impiego della e-bike, quasi la metà degli intervistati la usa ogni giorno, soprattutto per effettuare il tragitto casa-lavoro (39%), per gite fuori porta (32%), per andare a trovare amici/parenti (26%) e per fare commissioni (25%) o acquisti (24%). In media i ciclisti con la scossa pedalano per circa 30 minuti al giorno percorrendo 9 km. La velocità media è di 19 km/h, superiore a quella registrata da moto e auto (18 km/h), autobus (17 km/h) e bici convenzionale (15 km/h). Dal sondaggio emerge pure che chi utilizza l'e-bike riduce notevolmente l'impiego di altri mezzi di trasporto: con l'acquisto di un e-bike l'uso dell'auto è sceso per il 49% degli intervistati, mentre per il 34% è rimasto invariato e soltanto per il 17% è cresciuto. In calo pure l'impiego di moto e scooter (-48%), di mezzi pubblici (-36%) e di taxi (-36%).
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