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BBS Hiro, la moto elettrica da 94 CV che si ricarica in 15 minuti

Le prestazioni dichiarate per la ricarica di questa moto sono eccezionali, se fossero confermate saremmo di fronte a una vera svolta

Guardatela bene perché questa è una moto che potrebbe rivoluzionare l’idea di moto elettrica. Cioè renderla realmente utilizzabile, molto più di quanto non sia stato fatto finora. Si chiama Hiro ed è prodotta da BBM, un costruttore di Bilbao, Spagna, impegnato da una decina d’anni nella personalizzazione di motociclette. L’azienda ha lavorato a questo nuovo progetto stringendo una partnership strategica con il marchio belga Saroléa, all’avanguardia nel settore dei veicoli elettrici.

100 km in 9 minuti

La novità fondamentale sta nel fatto che per ricaricare la nuova moto quanto basta per guadagnare 100 km di autonomia sono sufficienti 9 minuti, un tempo finalmente accettabile. Niente a che vedere con i tempi lunghissimi dichiarati fino ad ora da tutti i costruttori “elettrici”. A questo si uniscono una potenza decisamente rilevante, 94 CV alla ruota, insieme a una coppia vigorosissima, 150 Nm; il motore può arrivare fino a 12.000 giri/minuto e la velocità massima autolimitata è di 190 km/h, mentre l’accelerazione consente di passare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. Il tempo per una ricarica completa con il caricatore rapido è di soli 15 minuti e l’autonomia supera i 220 km. Il tutto con un peso che non è da piuma come dichiara ottimisticamente il costruttore ma è comunque molto buono per una moto elettrica di queste prestazioni: 200 kg, e con un baricentro basso per avere una notevole guidabilità

È in arrivo una gamma completa

Da notare che non siamo di fronte a una moto sola ma a una piattaforma destinata ad articolarsi in numerose versioni, come ha annunciato Benoit Barras, uno dei due fratelli fondatori del marchio:

 "Non volevamo creare una sola moto, ma una base per costruire diversi modelli. La nostra esperienza ci ha insegnato che ogni pilota cerca caratteristiche uniche, e la Hiro è progettata con questo spirito".

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“Abbiamo ascoltato gli appassionati: troppo pesanti, troppo lenti da caricare e con un’autonomia deludente – ha soggiunto Guillaume, l’altro fratello fondatore parlando dei veicoli elettrici in commercio –. Piuttosto che provare a reinventare abbiamo perfezionato l’esistente. Dotata delle più recenti tecnologie, la nostra moto elettrica èp la risposta diretta alle loro aspettative più legittime”.

Il motore è raffreddato a liquido

Un risultato ottenuto in collaborazione con Saroléa che oltre ad avere alle spalle un grande bagaglio di esperienze ha partecipato diverse volte al Tourist Trophy categoria TT Zero.

La piattaforma BBM ha un motore elettrico a flusso radiale (RFPM) raffreddato a liquido, fisso nel telaio, alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 12,96 kW/h e 380 V; con il caricatore rapido, come già detto, sono sufficienti 15 minuti per una ricarica completa, mentre collegandosi a una presa di corrente normale a 220 V come quelle che si trovano in qualunque appartamento servono 2h40’.

Traliccio e alluminio

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La ciclistica è costruita intorno a un telaio a traliccio in tubi d’acciaio al cromo-molibdeno con telaietto in alluminio e pannelli in bío-composito. La sospensione posteriore è costituita da un forcellone a due bracci con unico ammortizzatore centrale, mentre davanti c’è una forcella a steli rovesciati di 43 mm Ø che consente 120 mm di corsa. Le ruote a raggi con cerchi in alluminio sono di 17”, con pneumatici 120/70 davanti i 180/55 dietro. Tutto Brembo l’impianto frenante: due dischi di 320 mm Ø con pinze a fissaggio radiale M4 all’anteriore, e un disco di 145 mm Ø con pinza a singolo pistoncino comandata sia a mano che a pedale dietro.

BBS specifica che il lancio di questa Hiro è una dichiarazione di intenti. Ci sono già i disegni di due moto, una roadster e una streetfighter, ma i modelli di pre-produzione saranno presentati a partire da giugno 2026. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno a 16.900 €, tasse escluse. 

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sergiomarti
Mar, 18/11/2025 - 05:48
Articolo scritto male in più punti chiave che sottolinea il grado scarso di preparazione sull'argomento "power train elettrico" 1) l'unità di misura dell'energia é il kWh non il kW/h che è una unità di misura che non esiste 2) una batteria da quasi 13kWh non si carica a casa con la normale presa domestica in 2 ore e 40; é praticamente impossibile in quanto, anche disponendo del migliore "carichino", arriveresti a caricare 8kwh e non sto considerando le perdite. Per poter caricare in 2 ore e 40 hai bisogno di una wallbox o di una colonnina che eroghi 6kW in monofase e che la moto abbia un OBC interno in grado di assorbirla