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Audax 1000: partiti!

Con la prima tappa notturna in Oltrepò Pavese, su e giù per l'appennino fra Lombardia e Liguria, è cominciata l'Audax 1000. I partecipanti hanno incontrato un po' di pioggia e molti spettatori... a quattro zampe. Ecco come è andata e come funziona la gara

100 km per capire come funziona

L'Audax 1000 è ufficialmente iniziata nella serata di ieri 2 maggio con la prima tappa in notturna. Una tappa  aprima vista poco impegnagtiva: poco più di 100 km ad andamento quasi "circolare", con partenza dalla Certosa Cantù di Casteggio (edificata fra il 1700 e il 1705 dai monaci seguaci di San Brunone, ora sede di congressi e museo) e arrivo nella località turistica di Salice Terme dopo un bel giro tra i monti. La tappa è servita soprattutto a comprendere a fondo il meccanismo dell'evento, una gara... dove non si corre. I partecipanti partono a coppie, muniti di una tabella di marcia dove segnare i controlli timbro lungo il percorso e dove è indicata la media oraria (in genere ben al di sotto del limite di 50 km/h) e l'ora di arrivo per tutti i controlli orario. Lo scopo è di rimanere il più possibile entro i limiti di tempo imposti dalla direzione, preoccupandosi di non saltare nemmeno un controllo timbro, altrimenti scattano le penalità. Questa formula di gara si chiama Regolarità ed era in uso nelle competizioni enduro e stradali del dopoguerra.


Temporale e strade bagnate nella prima tappa

La pioggia copiosa non ha rovinato la prima tappa dell'Audax 1000, che dalla Certosa Cantù di Casteggio ha portato gli "audaci" partecipanti ad affrontare un suggestivo percorso notturno  attraverso i colli dell'Oltrepò Pavese, i passi dell'Appennino Ligure e la Valle Staffora. Subito dopo la partenza delle 19, un temporale ha sorpreso i partenti rendendo il terreno viscido in numerosi punti, soprattutto nella salita verso il Passo Penice. E' da questo punto che l'oscurità ha cominciato a scendere sui monti fra Piacenza e Pavia, accompagnando i controlli timbro e orario fino alla sosta di Varzi, dove un ricco buffet ha ridato le energie necessarie per affrontare l'ultima parte. L'arrivo a Salice Terme dopo un passaggio notturno a Cecima è stato raggiunto senza intoppi, a parte qualche pilota ancora infreddolito dopo l'acquazzone di inizio tappa. Insieme agli "audaci" i protagonisti dell'avventura al crepuscolo sono stati gli animali tipici dell'appennino: caprioli, lepri e gufi – nella loro uscita serale in cerca di cibo - hanno più volte attirato l'attenzione dei partecipanti, senza creare reale pericolo anche negli "incontri ravvicinati". L'albergo President nel Parco di Salice Terme ha accolto la comitiva con l'ultimo controllo orario dopo 122km di tappa notturna e 5 controlli timbro, sia indicati sul roadbook che “volanti”, ovvero a sorpresa e senza segnalazione lungo il percorso. La seconda tappa è partita stamattina: sarà lunga più del doppio della prima e molto più dura... Seguiteci su inSella.it, vi racconteremo tutto!
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