Arthur II: Royal Enfield Continental GT in salsa cafè racer vietnamita
Il laboratorio vietnamita Bandit9 ha realizzato una café racer artigianale e cromata su base Royal Enfield Continental GT 650, prodotta in soli nove esemplari

Una reinterpretazione esclusiva
Bandit9, atelier di design con sede a Ho Chi Minh City, Vietnam, ha realizzato una special su base Royal Enfield Continental GT 650. Il modello prende il nome di Arthur II ed è una café racer radicale, costruita completamente a mano e prodotta in una tiratura limitata a soli nove esemplari. Il prezzo fissato è di 25.990 dollari (circa 22.000 euro). Il progetto, ideato e supervisionato dal fondatore e direttore creativo Daryl Villanueva, segue altri lavori commissionati direttamente da Royal Enfield. Questa creazione non nasce solo per fini espositivi: la moto è perfettamente funzionante ed è destinata anche alla circolazione su strada, con consegna disponibile a livello mondiale.

Dettagli che catturano gli occhi
Telaio modificato e dettagli artigianali
La base tecnica rimane quella del modello di serie: il motore è il classico bicilindrico parallelo da 648 cm³ raffreddato ad aria/olio, abbinato a un telaio in acciaio modificato e a uno scarico artigianale con doppia uscita. La vera novità è nel design: tutte le sovrastrutture sono state battute a mano, senza l’ausilio di strumenti a controllo numerico, per ottenere un aspetto unico e una finitura a specchio. Anche la ciclistica è stata rivista per adattarsi all’estetica café racer. Al posteriore scompaiono gli ammortizzatori originali a gas in favore di molle orizzontali con ancoraggi riposizionati. All’anteriore la forcella è stata montata su una nuova piastra priva di attacchi visibili, mentre il manubrio è sostituito da una coppia di barre minimali con impugnature in pelle, in stile board tracker degli anni 20.

Notare la pulizia delle linee e la pressoché totale assenza di cavi di gestione
Eleganza funzionale
La parte posteriore presenta una nuova coda a goccia in alluminio, con sella singola rivestita in pelle di vitello. ILa zona sottostante è stata completamente riprogettata per nascondere ogni elemento strutturale, contribuendo alla pulizia visiva del progetto. Indicatori di direzione "minimal" sono stati integrati accanto ai nuovi punti di montaggio degli ammortizzatori, mentre il supporto targa è stato collocato lateralmente, in corrispondenza della ruota posteriore. Il serbatoio, ora più grande, presenta incavi ergonomici per le ginocchia e un tappo a filo. Insomma, un bel gioiellino.
Foto e immagini








