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Kawasaki Versys 1000, test di 1000 km all'Audax

Abbiamo messo alla prova la crossover di Kawasaki sulle strade dell'Audax 1000, a cavallo tra Lombardia, Liguria ed Emilia. Ecco come si è comportata

1000 km fra Oltrepò Pavese, Emilia e Liguria

L'Audax 1000, nella prima settimana di maggio, è stata un'occasione per divertirsi sulle più belle strade tra Lombardia, Emilia e Liguria ma anche per sfidarsi (per chi lo voleva) in una gara di regolarità all'ultimo centesimo. Abbiamo seguito la gara tappa per tappa (qui), in sella a una Kawasaki Versys 1000, che si è "bevuta" in scioltezza oltre 1000 km in pochi giorni. Con partenza dalla Certosa Cantù di Casteggio, il primo itinerario ci  ha portato attraverso i colli dell’Oltrepò Pavese, i passi dell’Appennino Ligure e la Valle Staffora in un suggestivo passaggio notturno, per poi passare il giorno dopo in Val Trebbia e nella Val di Nure fino a Salsomaggiore Terme. Gli altri due percorsi hanno collegato Salice Terme a Chiavari con un ultimo giro fra la Valle Staffora e il Passo Penice. In conclusione una lunga sgroppata autostradale inframezzata dai consueti acquazzoni di quest'anno, per rientrare a casa.

Tanta sostanza

La sensazione nei primi chilometri conferma quanto avevamo già scritto nel nostro primo contatto (qui): la Kawasaki Versys 1000 non è certo la più bella del reame, ma riesce a convincere fin dai primi chilometri. Sotto la carena ampia e protettiva c'è il motore della Kawasaki Z1000, un quattro cilindri esuberante, ma rivisto per garantire un comportamento più turistico, con una buona coppia in basso e un'erogazione regolare. L'effetto on-off dell'acceleratore è quasi nullo e il motore gira fluido, riprendendo bene fin dai 1500 g/min, il comfort di marcia è assicurato, grazie a una posizione di guida azzeccata e sospensioni dalla ampia escursione. La Kawasaki Versys 1000 monta gomme stradali da 17" che esaltano la stabilità e la precisione di guida sulle strade ricche di curve.


 

A suo agio in tutte le condizioni 

Nei 1000 km di Audax in sella alla Kawasaki Versys 1000 abbiamo percorso strade di tutti i tipi, il motore ci è piaciuto sempre:  regolare ai bassi regimi ed esuberante agli alti. Sulle strade ricche di curve, nel tratto di ritorno da Chiavari a Marsaglia, nel parco regionale dell'Aveto, ci ha stupito l'equilibrio della ciclistica, capace di assecondare anche i ritmi più sportivi.  Nei cambi di direzione la Kawasaki Versys 1000 non è un fulmine e va guidata "di forza", ma a centro curva la stabilità è da riferimento, la Versys 1000 segue la traiettoria senza tentennamenti, lasciando margine anche per qualche correzione in caso di ostacoli in carreggiata. Per godersi il paesaggio, guidando con un filo di gas, basta inserire la mappatura più turistica (due quelle selezionabili) che ammorbidisce la risposta del comando del gas e toglie qualche cavallo, quanto basta per limitare consumi e garantire un comportamento da vera turistica. In città e in mezzo al traffico, la Versys 1000 risulta abbastanza confortevole, grazie alla frizione morbida e modulabile, mentre l'impianto ABS di serie ben tarato non entra in funzione troppo presto, così come il controllo di trazione KTRC settabile su 3 livelli. I consumi sono buoni: per i circa 1000 km percorsi abbiamo mantenuto una media di 19.2 km/l, con il motore sotto i 4000 giri e senza strappi si può salire fino a 21-22 km/l. Se invece si superano spesso i 6000 giri e le manate di gas sono abbondanti il consumo aumenta fino a sfiorare i 16 km/l. Oltre i 6000 giri il motore urla e spinge davvero forte, tirando fuori il carattere nascosto da Z1000, ma, tutto sommato, anche con un ritmo allegro, consigliamo di rimanere a regimi medi bassi perchè l'elasticità del motore e la coppia garantiscono una ripresa più che buona.


Bella da guidare

La carrozzeria spigolosa della Kawasaki Versys 1000 è comoda per il pilota, ben protetto dall'aria, ma non molto bella, così così qualche accoppiamento delle plastiche e anche la sella, comoda e spaziosa, ha un aspetto povero. La strumentazione è completa, mentre la capacità di carico è affidata alle borse originali Kawasaki prodotte dalla Givi, comode ma si sono rivelate un po' fragili in un utilizzo intenso: le viti che bloccano i laccetti e servono a tenere aperte le valige si sono rotte. Senza dubbio il prezzo di listino basso, rispetto alle concorrenti, è un punto importante a favore della Kawasaki Versys 1000 che ha qualità turistiche e dinamiche a livello delle concorrenti europee più blasonate. 


 
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