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TT 2019 interviste - Bonetti è carico: "Voglio giocarmela con Dunlop"

Il pilota Paton positivo dopo le prime prove con la Lightweight: "Siamo veloci, dopo la vittoria alla North West ho tanta fiducia anche se le Kawasaki sono cresciute". Il meteo è capricciosamente "inglese", la pista non permette di cercare nuovi record: "Hanno spianato i dossi alla compressione di Barregarrow, ma in questi giorni c'è vento e umido".
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Il maltempo sta facendo la sua parte al Mountain Course: il tracciato è spesso bagnato, c'è vento, il programma di prove procede a giorni alterni. Ci vuole altro però per guastare l'umore di Stefano Bonetti, che è arrivato all'Isola di Man da freschissimo vincitore della North West 200. Un miglior prologo non potrebbe esserci per il nostro unico pilota in gara al Tourist Trophy 2019: il Bonny d'altronde non è un semplice numero tra gli iscritti all'edizione numero 100 della più famosa tra le road races, ma uno dei favoriti per un posto sul podio nella categoria Lightweight: “Ovviamente il morale è buono – spiega il 42enne bergamasco-. La gara alla North West è stata fantastica, ho vissuto uno di quei giorni nei quali gira tutto nella maniera perfetta. La moto era a posto, il tempo buono, sono riuscito a stare tranquillo anche nei momenti decisivi. Ho fatto quasi tutto bene, giusto un errore nel mettere una marcia. Ma ho gestito bene la gara. Non è facile trovare gli spazi e i tempi giusti per un sorpasso quando c'è bagarre là in mezzo. Ho vinto con la moto che l'anno scorso era di Michael Rutter, che alla North West è arrivato terzo. È stato importante anche prendersi una rivincita, dopo che l'anno scorso qua al TT ho perso il podio proprio su di lui. È stata la mia più bella vittoria di sempre”.

Gli avversari crescono
Quest'anno al Tourist Trophy c'è più di una novità di rilievo nella categoria Lightweight, non per quanto riguarda Bonetti tuttavia: “La moto che abbiamo è la stessa dell'anno scorso, e comunque era una bomba. Si tratta principalmente di fare il setting giusto, di lavorare sulle sospensioni, per il resto la Paton la conosco bene. In squadra con me c'è Michael (Dunlop, ndr), è lui l'uomo da battere e stiamo parlando di una leggenda del Tourist Trophy. È un vero campione, ma stiamo a vedere. Bisogna provarci, fare tutto nella maniera giusta e farsi trovare sempre pronti. Il TT è una gara lunga, possono succedere molte cose. Intanto metto il podio nel mirino e provo a batterlo, poi vedremo come andrà”.
In sella alla Paton non ci sarà più Rutter, passato in Kawasaki: “Il gap rispetto a noi è diminuito, lo si è visto già alla North West. Le Paton non hanno più lo stesso vantaggio, i team Kawasaki hanno lavorato sul motore e hanno recuperato qualche cavallo. Sui rettilinei della NW l'anno scorso avevamo tanta velocità in più, quest'anno il margine era minore. Per il resto la Kawa è una moto molto valida, ma la S1-R è un gran mezzo". Discorso a parte per la Norton, novità molto attesa che però sta deludendo le aspettative: “È molto bella da vedere, ma loro sono piuttosto indietro. Non credo che possano essere della partita, perdono tanta velocità nei nostri confronti”.
Le prime prove sono andate piuttosto bene per Bonetti, ma ogni anno il TT diventa più difficile: “Il livello si è alzato tantissimo rispetto alle prime edizioni a cui ho partecipato, comunque ho fatto il quinto tempo l'altro giorno e mi sento bene. Ci sono sempre grandi campioni e l'atmosfera nel team è buona, a cominciare da Michael. È un tipo che può sembrare burbero, ma personalmente abbiamo un rapporto cordiale, amichevole. Ci si parla, ci scambiamo opinioni. Tra poco facciamo un briefing, tanto per dire”.

Un terzetto per la Senior
Passando alle grosse cilindrate il discorso si complica, almeno per Bonetti: “Con la 1000 non c'è possibilità di stare tra i migliori, ma posso giocarmi la top 5 tra i privati. La mia Bmw è una moto valida, la migliore insieme alla Kawasaki. L'anno scorso siamo andati un po' in confusione con il set up, ma se impariamo dagli errori fatti possiamo fare un bel salto in avanti”. I favoriti nel Senior per Bonetti sono i soliti noti: “Hickman, Dunlop e Harrison. Dean con il 600 è andato particolarmente forte, ma anche nel Senior credo se la possa giocare con gli altri. Le Honda sono indietro: l'anno scorso la moto aveva molti problemi, ma anche quest'anno non credo che abbiano recuperato. Ad ogni modo sarà difficile vedere i tempi record del 2018: l'anno scorso abbiamo avuto una settimana intera di bel tempo, il tracciato era perfetto, molto gommato”.
Condizioni meteo a parte, la pista non si presenta tanto differente rispetto al passato, eccezion fatta per alcuni dettagli di rilievo: “Hanno riasfaltato alcuni tratti, spianato dei dossi. L'aggiustamento più importante lo hanno fatto alla compressione di Barregarrow, dove hanno limato un po' le asperità. Ora va meglio: considerando la velocità che ti porti dietro quando arrivi lì, è un'ottima notizia”.
Oggi, tempo permettendo, riprendono le prove: ancora tre giorni di qualifiche, da venerdì invece il via alle gare: aprono le danze i sidecar, a seguire la prima race della Supersport.

 

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