Una partita Aprilia-BMW?

Il quarto round del Mondiale Superbike che va in scena a Monza presenta più di un motivo d'interesse e varie chiavi di lettura: Sylvain Guintoli (Aprilia) è chiamato a difendere il proprio primato in classifica, con i diretti inseguitori intenzionati a ridurre il distacco. Chaz Davies (BMW) ed Eugene Laverty (Aprilia) inseguono il francese, staccati di 28 punti in classifica, e dispongono di mezzi competitivi.

Più di tutto, conta il motore

Con i suoi 5.793 metri di lunghezza, Monza è un circuito per velocisti. Il rettilineo della partenza va dalla Curva Parabolica fino all’inizio della prima variante, e misura 1.195 metri; quello che va dalla Ascari all’inizio della Curva Parabolica sfiora il chilometro. La media oraria supera i 200 km/h. Normale, quindi, che i favoriti siano coloro che dispongono di un propulsore migliore: per una volta, la messa a punto della ciclistica passa in secondo piano a favore della potenza pura e dell'efficienza dell'impianto frenante, visto che – tra scie e staccate – è difficile pensare a gare in solitaria.

Incognita Melandri

Se su Tom Sykes (Kawasaki) è impossibile dubitare (l'inglese è specialista in Superpole ed è l'ultimo vincitore a Monza), Marco Melandri (BMW) è chiamato al riscatto dopo un inizio di stagione problematico. Tra gli italiani, atteso anche Michel Fabrizio (Aprilia), che a Monza ha ottenuto la prima vittoria nel Mondiale nel 2009. Più indietro dovrebbero essere i piloti Honda e Suzuki, che non sembrano disporre di propulsori all'altezza dei migliori. La Ducati, infine, vuole invertire la rotta dopo un inizio di stagione sotto le aspettative: per Checa e Badovini, Monza si preannuncia però in salita, visto che dovranno adottare da regolamento un air restrictor da 52 mm.