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Si corre in Portogallo, Bautista può vincere il mondiale SBK in anticipo. Ma non sarà facile

Sui saliscendi del circuito dell’Algarve Alvaro Bautista ha la possibilità di assicurarsi il titolo iridato con una gara di anticipo ma la cosa è tutt’altro che scontata

Il mondiale Superbike va avanti senza sosta e il prossimo weekend correrà l’11ª prova in Portogallo, la settimana dopo il round Aragón. Sui saliscendi del circuito dell’Algarve Alvaro Bautista ha la possibilità di assicurarsi il titolo iridato con una gara di anticipo ma la cosa è tutt’altro che scontata. Attualmente il suo vantaggio su Toprak Razgatlioglu è di 47 punti quando ce ne sono ancora 124 a disposizione, quindi sarebbe necessaria una serie di coincidenze favorevoli. Questo però non sembra essere il momento migliore dello spagnolo che da Imola in poi ha collezionato diverse ”papere”: in Italia la caduta al primo giro, in Repubblica Ceca un pit stop troppo lento, un problema tecnico in Francia e lo scorso fine settimana la caduta quando era in testa a Gara 1, seguita da una seconda all’ultimo giro mentre cercava di recuperare punti. Nulla è perduto, resta sempre il più forte e la Ducati Panigale resta un missile che sul lungo rettilineo portoghese gli darà anche un vantaggio in più, però conviene tenere saldo il timone e non farsi prendere dal ”braccino”.

 

Due vittorie nel 2022 per Razgatlioglu

Razgatlioglu ha tutto da guadagnare e niente da perdere. La sua Yamaha non è avvantaggiato dalle caratteristiche del tracciato ma il turco qui lo scorso anno ha vinto due volte e siccome è uno che non molla mai, punterà a tenere aperto il campionato fino all’ultima gara. Se vincesse tre volte e Bautista arrivasse tre volte secondo il suo distacco scenderebbe a 34 punti.

Molti quelli che potrebbero intromettersi nella lotta, soprattutto alla luce di quanto avvenuto la settimana scorsa. Michael Ruben Rinaldi adesso è in palla e ad Aragón è finalmente tornato alla vittoria, potrebbe dare un aiuto prezioso al suo compagno di squadra alla Ducati; però ad Aragón ha fatto faville anche Andrea Locatelli, lui pure in un momento di grazia, e con un po’ di fortuna potrebbe a sua volta mettersi di mezzo a favore di Razgatlioglu, sebbene in Gara 1 dovrà partire dal fondo dello schieramento per non avere obbedito alla bandiera nera con disco arancio espostagli in Spagna a seguito di un problema tecnico.

Rea può fare di tutto

Un’altra variabile imprevedibile è Jonathan Rea che a Portimao ha già vinto 13 volte. In campionato è terzo a 176 punti dal leader e 129 dal secondo, quindi non ha possibilità di modificare la sua situazione, ma lui pure è uno che non si tira indietro. A patto che la sua Kawasaki lo assecondi sul particolarissimo tracciato portoghese.

Gli ultimi due dai quali si possono attendere sorprese sono Axel Bassani e Danilo Petrucci, rispettivamente quinto e settimo in classifica generale e primo e secondo degli ”indipendenti”. Il veneto resta uno degli uomini più interessanti del campionato sebbene gli ultimi due round non siano andati benissimo, il ternano dalla gara di Donington ha cambiato marcia dimostrandosi in grado di salire sul podio.

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