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SBK Ungheria, in Gara 1 Razgatlıoğlu asfalta tutti. Bulega limita i danni

Toprak Razgatlıoğlu domina Gara 1 in Ungheria con una prova schiacciante dal primo all’ultimo giro. Bulega limita i danni e chiude secondo, dopo una partenza caotica segnata da una maxi caduta.

Super Toprak

Con quella di oggi sono sette vittorie consecutive. Nessuno riesce a fermare Toprak Razgatlıoğlu e l’impresa appare ancora più difficile dopo il successo in Gara 1 del round Ungheria, ottava prova del mondiale Superbike. Su una pista nuova per tutti il turco della BMW ha asfaltato il resto della compagnia conducendo una corsa solitaria dal primo all’ultimo giro. Alla prima curva era già finito tutto, Toprak era già al comando e fino alla bandiera a scacchi gli avversari sono riusciti a vederlo solo da dietro. Da lontano. Un’esibizione di muscoli che ha lasciato tutti senza parole ed ha buone probabilità di ripetersi anche domani, in entrambe le gare. Del resto aveva stabilito la pole position con un vantaggio di mezzo secondo su tutti, non c’era da aspettarsi nulla di diverso.
La gara è iniziata male, con una rovinosa caduta di gruppo che ha lasciato a terra sette piloti provocando l’arresto della corsa con bandiera rossa e una nuova partenza, con decurtazione di 1 giro. Nel parapiglia alla seconda curva sono finiti a terra Andrea Iannone, Danilo Petrucci, Yari Montella, Ryan Vickers, Iker Lecuona, Remy Gardner e Garrett Gerloff, e non tutti sono riusciti a ripartire. Gardner e Lecuona sono stati trasportati al centro medico dove sono stati loro diagnosticati rispettivamente una contusione alla schiena e una sospetta commozione cerebrale, e una frattura del polso sinistro; pur essendo illesi, Vierge e Vickers non hanno preso il via per i danni alle moto, mentre Petrucci non è riuscito a schierarsi in tempo ed è dovuto partire ultimo dalla corsia box. La direzione gara ha ritenuto che fosse stato Iannone ad innescare l’incidente e gli ha comminato la penalità di un doppio long lap.


Bulega in difesa

Alla seconda partenza Nicolò Bulega è stato bravo a capire la situazione ed ha corso limitando i danni, cioè la perdita di punti: sesto al primo giro, ha risalito la corrente ed al settimo passaggio si è installato stabilmente in seconda posizione portando la moto al traguardo. Arriveranno tempi migliori… Sam Lowes invece è andato all’attacco ma ha tirato troppo la corda. Era in seconda posizione al settimo giro, quando è finito a terra davanti a Bulega, tradito ancora una volta da un eccesso di generosità. Così alla fine il podio rispecchia pienamente i valori in campo: primo Razgatlıoğlu, secondo Bulega e terzo il suo compagno di squadra Alvaro Bautista, veloce e concreto. Andrea Locatelli era partito in seconda posizione, poi ha dovuto cedere ai due della Ducati Aruba ed ha portato a casa un quarto posto.
Danilo Petrucci, quinto, merita più un applauso: risalire dal fondo è dura anche in un circuito che offre numerose possibilità di sorpasso, ma il ternano ha corso con il coltello tra i denti ed ha superato tutto lo schieramento, risultando alla fine anche il migliore dei privati. Ha preceduto Alex Lowes, e un gruppetto in lotta che ha visto finire nell’ordine Yari Montella, Xavi Vierge e Garrett Gerloff, mentre Jonathan Rea è caduto. La 10ª posizione così è andata ad Axel Bassani, in rimonta dopo essere andato largo a inizio gara, mentre Iannone si è fermato al 13º posto e Michael Ruben Rinaldi al 15º.

Questi i primi sei di Gara 1

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)
2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +3.738
3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) +6.002
4. Andrea Locatelli (Pata Maxus Yamaha) +13.993
5. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +16.174
6. Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team) +16.590


Giro veloce: Toprak Razgatlioglu – 1’39.732


 

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