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SBK, test Jerez: per Rea e Rinaldi buona la prima, Bautista critico sulla zavorra

Il nordirlandese è contento: "Servirà tempo per trovare il limite, ma sento questa moto già mia". Il romagnolo è entusiasta: "Questa moto non ha niente da invidiare alla ufficiale". Il campione del mondo in carica: "Posso guadagnare un po' di peso, ma non troppo, o ne risentirei in agilità"

La prima giornata di test superbike a Jerez de la Frontera è stata interrotta dal maltempo, ma ha già fornito alcune indicazioni di rilievo: i tempi non dicono tutto, ma Jonathan Rea è apparso subito più che a suo agio in sella alla Yamaha. In Ducati sensazioni positive anche per Iannone e Rinaldi, mentre Alvaro Bautista è tornato a parlare.

 

Tempi relativi

Il miglior crono è stato segnato da Remy Gardner, nelle due ore asciutte del mattino: 1'39”837, un decimo sotto il best lap della gara di domenica, marcato da Jonathan Rea al terzo passaggio. Dietro l'australiano si è piazzato Michael Ruben Rinaldi, subito entusiasta della sua “nuova” Panigale V4R. Il romagnolo non ha risparmiato una battuta su Bassani. “Questa moto non ha nulla di invidiare a quella ufficiale, ora mi spiego perché Axel andava così forte”. Terzo tempo per Domi Aegerter, il quale ha preceduto niente meno che Jonathan Rea, il “debuttante” più atteso.

 

Subito al top

Il sei volte campione del mondo non ci ha messo molto a prendere confidenza con la R1, che ha promosso a pieni voti a livello di prima impressione. “Non appena ho lasciato la pit lane e ho messo giù il ginocchio in curva 2 ho provato la sensazione che fosse già la mia moto, il nervosismo è passato subito. Andare veloci è la parte più difficile, ma mi piace molto il carattere del motore, l'erogazione lineare, che si adatta abbastanza al mio stile di guida. In parte però lo sapevo, ho seguito più volte questa moto durante la stagione. Ho sistemato cose minime, sono partito dagli assetti standard. Al momento c'erano da adeguare piccolezze come il cupolino e il freno, ci sarà molto tempo tra qui e Phillip Island per lavorare su ogni aspetto”.

 

Ducatisti contenti e...meno contenti

Andrea Iannone ha segnato un 1'41”9 come suo miglior crono, ma si è dichiarato soddisfatto delle sensazioni provate, Bulega ha detto di essersela presa con calma “venendo dal V2 bisogna abituarsi a freni e potenza, non aveva senso strafare”. Alvaro Bautista invece è tornato a parlare del peso minimo combinato: “La pista non era nelle migliori condizioni, per ora non abbiamo ancora provato la zavorra. Metteremo circa 6 chili sulla moto, non è che posso guadagnare troppo peso, perderei in agilità”.

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