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Sbk, test Jerez: BMW e Kawasaki all'assalto di Ducati

Nella prima giornata di prove sul circuito andaluso, Nicolò Bulega segna il miglior tempo, mentre Alvaro Bautista cerca di abituarsi alla zavorra. I giapponesi di Akashi hanno rinnovato la ZX-10RR: più giri motore, nuovo cambio ed elettronica, mentre la casa dell'Elica è scesa in campo con il test team, oltre a Razgatlioglu

C'era grande fermento per i test superbike di Jerez, che hanno visto oggi concludersi la prima giornata e che replicheranno domani. A tenere banco nei discorsi della vigilia erano soprattutto le attese per le prestazioni di Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea sulle loro nuove moto, oltre alla versione “zavorrata” di Alvaro Bautista, alle prese con i 6-7 chili aggiuntivi da applicare alla sua Panigale V4R. Alla fine invece è stato Nicolò Bulega a prendersi le luci dei riflettori, grazie al miglior tempo di giornata ottenuto con una gomma soft, ma in generale sempre davanti a dettare un ritmo vicino al record del tracciato.

 

Lavoro sui pesi

Alvaro Bautista non ha avuto una giornata facile: il nuovo peso combinato moto-pilota significa un aggravio non indifferente per la sua Ducati, e il due volte campione del mondo sbk non è ancora riuscito a trovare la giusta quadra: undicesimo tempo di giornata con un 1'39”847 che lo ha lasciato insoddisfatto quanto il feeling sulla sua moto, o meglio, sulle sue due moto, visto che per trovare il migliore set up sono state approntate due differenti Panigale con zavorre in punti differenti. Il lavoro da fare comunque è molto ed è assolutamente prematuro lanciare l'allarme, come spiega lo stesso Alvaro: “La moto è più pesante e difficile, ma almeno abbiamo trovato una direzione su cui lavorare”.

 

Un grosso cambiamento

In casa BMW invece si è notato il cambio di passo dettato dall'arrivo di Razgatlioglu: mentre il pilota turco prendeva confidenza con la M 1000 RR, (74 giri e quarto tempo finale in 1'39”521), Guintoli e Smith lavoravano sul nuovo forcellone, che ha l'obiettivo di garantire maggiore grip al posteriore della sbk tedesca.

 

Le giap inseguono

Moto molto aggiornata anche in casa HRC, con una nuova CBR 1000 RR-R dall'aspetto più lavorato nei dettagli. Tempi alti però tanto per Vierge che Lecuona, incapaci di abbattere il muro del 1'40”. Presente ai box il nuovo team manager Jose Escamez, uomo di fiducia di Puig reduce dall'esperienza in MotoGP.

Le altre giapponesi hanno avuto approcci differenti: Più conservativa Yamaha, più innovativa Kawasaki. Rea ha chiuso con il settimo tempo ma ben 82 giri all'attivo, una manciata di millesimi dietro a Remy Gardner, apparso a suo agio. Bene anche Sam Lowes, che ha girato con la Kawa “premiata” da 500 giri motore in più. La ZX-10RR è sembrata competitiva nelle sue mani: terzo tempo di giornata in 1'39”474 e anche Bassani ha fatto qualche passo in avanti, riuscendo a girare a circa mezzo secondo dal compagno di box. Oltre al nuovo tetto al regime di rotazione, salito a 15.100 giri/min, in casa Kawasaki hanno fatto il proprio debutto la nuova elettronica e un cambio rivisto.

 

Tempi buoni

I tempi invernali vanno sempre presi con le dovute cautele, ma non può non fare piacere vedere Nicolò Bulega in testa alla graduatoria (con gomma fresca), siglando un 1'38”292 che arriva a 50 millesimi dal record del tracciato. Al secondo posto non una superbike ma, sorpresa relativa, la Honda RC213V di Stefan Bradl, che ha sgrossato lo sviluppo della moto che Luca Marini userà nei prossimi test di Sepang.

 

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