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SBK, test Jerez: ancora Bulega davanti a tutti

Il campione della supersport ha segnato anche il nuovo record della pista, migliorando di 4 decimi il precedente primato di Rea, secondo alle sue spalle con la R1. Bene le BMW: Redding terzo, mentre Razgatlioglu prosegue nel processo di apprendimento

Nicolò Bulega ha dominato anche la seconda e ultima giornata di test superbike a Jerez de la Frontera, siglando anche il record per la categoria. Alle sue spalle si è visto un Jonathan Rea molto in palla e contento delle novità tecniche portate da Yamaha, mentre più indietro ci sono state scintille in casa BMW, con Redding e Razgatlioglu che si sono giocati la terza posizione. L'inglese si è tolto la soddisfazione di riuscire a stare davanti al nuovo e ingombrante compagno di marca, che però è apparso già molto a suo agio in sella alla M 1000 RR.

 

Sensazioni positive

I tempi in inverno non contano, è il mantra che si sente ripetere sempre, e a ragione. Ma trovare velocità con costanza è sicuramente una bella sensazione e Nicolò Bulega non può non essere contento dopo la seconda giornata di prove in Andalusia: 1'37”809 il suo miglior tempo, record del circuito a poco più di un secondo e sei decimi dal miglior tempo mai realizzato da una MotoGP (Bagnaia, 2022). È vero che il crono è venuto fuori montando la SCQ, ma comunque sono 4 i decimi tolti dal precedente primato, siglato da Jonathan Rea nel 2019.

 

Cannibale sotto traccia

I test di Jonathan Rea non saranno ricordati per gesta o prestazioni eclatanti: il #65 ha girato molto anche oggi (78 giri), ma non è sembrato alla ricerca del tempo (secondo a 5 decmi da Bulega), piuttosto del giusto feeling e di un set up che gli permetta di sfruttare al meglio il potenziale della moto e della gomma. In questo sembra essergli stato d'aiuto il nuovo forcellone: un componente non rivoluzionario, ma che dovrebbe permettere ai piloti Yamaha di sfruttare meglio la trazione in uscita di curva. Rea è rimasto molto soddisfatto dal motore a scoppi irregolari della R1. “Mi piace molto il carattere del motore. È molto facile da usare e l'elettronica della moto funziona molto bene. La moto si è comportata in modo molto costante anche nelle simulazioni di gara, meglio di quanto mi aspettassi. Il carico sulle gomme è molto lineare e il motore ha molta coppia, la moto è molto piacevole da guidare”.

 

BMW in palla

L'arrivo di Razgatlioglu sembra avere fatto bene a tutto l'ambiente BMW, rivitalizzando anche Scott Redding. Il pilota britannico si è dato da fare per tenere bassi i tempi e alto il morale, riuscendo in extremis a “soffiare” la terza piazza per sei centesimi a Toprak. Il nuovo arrivato nei box della casa dell'Elica comunque è sembrato positivo. “Dobbiamo solo adattare un po' l'elettronica. Al momento stiamo lavorando per trovare il miglior set up per la frenata. La cosa positiva è che posso frenare anche al massimo angolo di piega.Tutti dicono che questa moto non ha il potenziale per entrare nella top 3 del campionato”.

 

Gli altri

Bene Iannone, sesto a meno di un secondo da Bulega nonostante una caduta, positivo anche Petrucci, in top 10. Tempi ancora alti invece per Alvaro Bautista, che però non ha montato la gomma da tempo e aveva qualche dolore al collo. Le difficoltà non hanno impedito al due volte campione del mondo sbk di effettuare comunque 81 giri. Tra le supersport il più veloce è stato Stefano Manzi sulla Yamaha di Ten Kate: 1'41”388 il suo miglior tempo, 4 decimi meglio di Can Oncu con la Kawasaki di Puccetti.

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