SBK Germania 2017: i freni Brembo non temono il Lausitzring
Riparte il Mondiale Superbike dopo la lunga pausa estiva: dal 19 al 20 agosto si corre il 9° round stagionale al Lausitzring. Il circuito vanta quattro frenate impegnative, ma un indice di difficoltà modesto. Attenzione però alla pioggia…
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SuperBike
Giro di boa
Si avvicina il weekend del 19 e 20 agosto, teatro del 9° appuntamento stagionale del Mondiale Superbike 2017. I piloti, che tornano in pista dopo una prolungata pausa estiva, affronteranno il tortuoso circuito tedesco del Lausitzring, lungo 4,265 km di sole curve: i rettilinei sono tutti inferiori ai 700 metri e ci sono 14 curve, di cui 8 a sinistra. Complica le cose la pioggia, che è spesso protagonista al Lausitzring: nel 2016 l’acqua è caduta in Gara 2, portando la temperatura dell’aria a 12°C. Il problema pioggia non coinvolge i freni Brembo (dotati dei dischi in acciaio), ad eccezione delle pastiglie Z04, che potrebbero vetrificarsi se i piloti non riuscissero a portarle alla temperatura minima d’esercizio. In generale – a detta dei tecnici Brembo – il Lausitzring non è troppo impegnativo per i freni, aggiudicandosi così un punteggio intermedio (3 sulla scala di difficoltà a 5 livelli). I piloti della SBK fanno uso dei freni per 9 volte al giro, senza mai surriscaldarli troppo. In totale, le moto frenano per 24 secondi al giro e circa un quarto di gara. La decelerazione media è piuttosto contenuta (si attesta a 1,11 g) per la presenza di tre tornanti lenti. Ci sono però quattro staccate classificate come altamente impegnative per i freni: la peggiore in assoluto è quella che precede la curva 10 perché è quella che comporta la più alta perdita di velocità tra l’inizio della frenata, a 254 km/h, e la fine, a 74 km/h. Durante la frenata i piloti “strizzano” la leva del freno per 4,4 secondi esercitando un carico di 5,9 kg. Per l’impianto Brembo è stressante anche la prima curva dopo il traguardo, che è il punto più veloce della pista: le SBK sfiorano i 283 km/h prima di staccare per 3,5 secondi, così da lanciarsi in curva a 115 km/h, dopo una decelerazione di 1,4 g.
Si avvicina il weekend del 19 e 20 agosto, teatro del 9° appuntamento stagionale del Mondiale Superbike 2017. I piloti, che tornano in pista dopo una prolungata pausa estiva, affronteranno il tortuoso circuito tedesco del Lausitzring, lungo 4,265 km di sole curve: i rettilinei sono tutti inferiori ai 700 metri e ci sono 14 curve, di cui 8 a sinistra. Complica le cose la pioggia, che è spesso protagonista al Lausitzring: nel 2016 l’acqua è caduta in Gara 2, portando la temperatura dell’aria a 12°C. Il problema pioggia non coinvolge i freni Brembo (dotati dei dischi in acciaio), ad eccezione delle pastiglie Z04, che potrebbero vetrificarsi se i piloti non riuscissero a portarle alla temperatura minima d’esercizio. In generale – a detta dei tecnici Brembo – il Lausitzring non è troppo impegnativo per i freni, aggiudicandosi così un punteggio intermedio (3 sulla scala di difficoltà a 5 livelli). I piloti della SBK fanno uso dei freni per 9 volte al giro, senza mai surriscaldarli troppo. In totale, le moto frenano per 24 secondi al giro e circa un quarto di gara. La decelerazione media è piuttosto contenuta (si attesta a 1,11 g) per la presenza di tre tornanti lenti. Ci sono però quattro staccate classificate come altamente impegnative per i freni: la peggiore in assoluto è quella che precede la curva 10 perché è quella che comporta la più alta perdita di velocità tra l’inizio della frenata, a 254 km/h, e la fine, a 74 km/h. Durante la frenata i piloti “strizzano” la leva del freno per 4,4 secondi esercitando un carico di 5,9 kg. Per l’impianto Brembo è stressante anche la prima curva dopo il traguardo, che è il punto più veloce della pista: le SBK sfiorano i 283 km/h prima di staccare per 3,5 secondi, così da lanciarsi in curva a 115 km/h, dopo una decelerazione di 1,4 g.
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