Salta al contenuto principale

SBK Aragón, in Gara 1 ancora Razgatlıoğlu ma che fatica!

Toprak Razgatlıoğlu ha fatto 13 in Gara 1 del round Aragón, 10ª prova del mondiale Superbike.

Immenso

13 vittorie consecutive sono tante, però mai come oggi Toprak ha dovuto sudare per portarla a casa perché sulla sua strada ha trovato Nicolò Bulega con il coltello fra i denti. L’italiano non l’ha mai mollato, lo ha sorpassato diverse volte e sulla linea del traguardo gli è arrivato a 3 centesimi di secondo, 3 maledetti centesimi che hanno fatto la differenza fra il sorriso e il broncio. È stata una sfida di alto livello quella tra il turco della BMW e l’italiano della Ducati, la M1000RR era più efficace in ingresso di curva e più pronta nei primi metri dell’accelerazione, la Panigale più forte in velocità massima e capace di girare più stretto a centro curva. È stata una gara ad alta tensione con sorpassi e spettacolari controsorpassi, decisa solo all’ultima curva, lì dove Bulega era più forte. Era davanti Razgatlıoğlu, “Bulegas” lo ha affiancato in uscita ed ha tentato la volata ma non è bastato. Peccato. Resta il rimpianto di non aver rischiato qualcosa di più cercando di arrivare all’ultima curva davanti, e non dietro, ma è troppo facile parlare stando seduti in poltrona. Toprak è una vecchia volpe e non ha lasciato porte aperte. Così il suo vantaggio in campionato continua ad aumentare, anche se il nostro Nicolò non gli regala un centimetro. Sua la pole position, suo il record assoluto sulla pista di Aragón. E domani la lotta continua.

Il terzo, in relax

Spettatore privilegiato di un duello epico Sam Lowes che se l’è visto tutto da vicino, incollato ai primi due. Ha fatto tutta la gara in terza posizione senza mai attaccarli, tanto da insinuare il dubbio che stesse preparando il colpaccio per il finale. Non è così, era al limite e intelligentemente non l’ha superato portando a casa un bel terzo posto proprio davanti a Marc Van der Straat, il titolare del team Marc VdS che questa volta era venuto di persona. Dunque questa volta Lowes ha avuto la meglio di Petrucci ed è il migliore dei piloti privati. Danilo comunque non è lontano, in quarta posizione. Dietro il terzetto di testa si era formato un gruppetto in bagarre e lui ne ha mantenuto saldamente il comando, poi pian piano le distanze si sono allungate. L’obiettivo a questo punto è concludere per la seconda volta il campionato come migliore dei privati, con la Ducati del team Barni, ed è un obiettivo che si fa sempre più vicino. C’era Alvaro Bautista alle sue spalle ma è caduto un’altra volta raccogliendo l’ennesima delusione di una stagione da dimenticare. Così il quinto posto è andato ad Alex Lowes su una Bimota sempre più convincente. Lo ha dimostrato anche il suo compagno di squadra Axel Bassani, partito in ultima posizione perché penalizzato a seguito di un sorpasso in regime di bandiere gialle, e risalito fino all’ottava facendosi largo in tutti i modi. Bella gara per Andrea Iannone che qui pare in buona forma ed ha concluso sesto dopo avere sorpassato Andrea Locatelli, settimo. A punti anche Yari Montella, 12º alle spalle di Xavi Vierge, Michael van der Marc e Dominique Aegerter. Un punticino infine pure per Jonathan Rea, che sulle prime sembrava poter puntare più in alto ma è precipitato dall’ottava alla 15ª posizione.

Questi i primi sei in Gara 1:

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) 1’49.049
2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +0.030
3. Sam Lowes (ELF Marc VDS Racing Team) +0.977
4. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +4.114
5. Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team) +6.485
6. Andrea Iannone (Team Pata Go Eleven) +7.427

 

Giro veloce: Nicolò Bulega (Ducati) – 1’49.040

 


 

Aggiungi un commento