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SBK 2024, test Portimao, Bautista: "Le mie condizioni fisiche non sono migliorate"

SBK news - Prima di volare in Australia, dove comincerà la nuova stagione di Superbike, i piloti hanno svolto due giorni di test privati a Portimao. Nicolò Bulega si è dimostrato nuovamente molto veloce, Alvaro Bautista ha continuato a lavorare sulla sua Ducati "appesantita"

Bulega lascia Portimao con il sorriso
Gli ultimi due giorni di test invernali di Superbike sono andati in scena a Portimao, in Portogallo, il 29 e 30 gennaio, e qui il team ufficiale Ducati si è ritrovato per continuare il lavoro cominciato nei test a Jerez. Anche su questa pista il debuttante Nicolò Bulega ha confermato le buone sensazioni avute con la Panigale V4R e ha completato i due giorni in seconda posizione. Il romagnolo, campione in carica di Supersport, è rimasto a soli 86 millesimi dal miglior tempo, fermando il cronometro sull' 1’39.275.

Bulega ha raccontato: “Sono molto contento per ciò che abbiamo fatto in questi test. Il feeling è stato molto positivo sia sul passo gara che nel tempo sul giro e questo dimostra la bontà del lavoro svolto con il team. Adesso andiamo in Australia, e non vedo l’ora di essere in pista sul mio circuito preferito. Obiettivi? Voglio divertirmi: questo è il mio anno da debuttante e certo non avrò la stessa pressione dei top riders".

Alti e bassi per Bautista
La situazione di Alvaro Bautista è nettamente diversa. Il Campione in carica ha lavorato per prendere le misure con la sua Ducati, su cui quest'anno avrà sei kg di zavorra per il nuovo regolamento sul bilanciamento dei pesi. Il lavoro nel suo box si è concentrato sulla messa a punto, con 176 giri completati nei due giorni, e ha concluso solo in sedicesima posizione con il tempo di 1’40.645. Bautista non ha mai cercato il tempo sul giro e non ha utilizzato la gomma da qualifica.

Ad aggiungersi alla zavorra ci sono le sue condizioni non ottimali: “Non posso dire di essere particolarmente soddisfatto di questo test. Durante il primo giorno le sensazioni non erano negative, anzi, sentivo di aver fatto un passo in avanti rispetto ai due giorni di Jerez. Poi, però, non sono riuscito a trovare buone sensazioni ed anche a livello fisico le cose non sono migliorate. Cercherò di lavorare nel migliore dei modi a casa in questi 15 giorni per arrivare in Australia nelle migliori condizioni possibili”.

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