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Mondiale speedway 2021 – La prima di Laguta e della Russia

Avvincente e storico epilogo nel mondiale speedway, Artem Laguta ha conquistato il titolo iridato battendo il favorito Bartosz Zmarzlik. Il russo ha iscritto per la prima volta il suo nome e quello della Russia nell’albo d’oro dello speedway individuale.
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Off-Road
Un solo punto di distacco separava, alla vigilia del doppio appuntamento di Torun in Polonia, il capoclassifica Artem Laguta dal due volte campione del mondo Bartosz Zmarzlik. I pronostici pendevano tutti dalla parte del polacco, che aveva il vantaggio di correre “in casa” e di poter contare sull’apporto dei fans che hanno gremito gli spalti della Moto Arena, nel limite di capienza imposto al settantacinque per cento. Ma al termine della prima gara, decimo appuntamento stagionale, si era delineata una situazione opposta a quella prevista: Zmarzlik ha clamorosamente steccato nella semifinale, chiudendo al terzo posto, mancando così l’accesso alla finalissima, nella quale Artem Laguta è stato perfetto. Partenza al fulmicotone e gestione della prima posizione da manuale, il successo gli ha consentito di portare a nove i punti di vantaggio nei confronti di Zmarzlik, chiamato ad una disperata rimonta per riconfermarsi campione del mondo.


Inizio in salita
L’indomani, a metà gara, Laguta incredibilmente aveva raccolto appena tre punti, frutto di un secondo, un terzo e un quarto posto. Lotta per il titolo riaperta, Zmarzlik aveva dimostrato di aver assorbito la delusione del giorno precedente fornendo tre buone prestazioni, con una vittoria e due secondi posti. Laguta aveva il difficile compito di vincere le due successive batterie per poter continuare il sogno iridato, e così è stato. Partenze perfette e una velocità ritrovata lo hanno caricato per la manche decisiva, la prima semifinale. Un successo gli avrebbe dato la matematica certezza della medaglia d’oro, ma doveva battere ancora una volta Bartosz Zmarzlik. Nonostante una corsia di partenza tutt’altro che favorevole, la terza, Laguta è riuscito a mettersi davanti a Zmarzlik alla prima curva, il polacco non è riuscito a recuperare terreno nei confronti del rivale che è tagliato per primo il traguardo. Incontenibile la gioia di Laguta, festeggiato dal suo staff con il classico lancio a corpo morto verso l’alto, poi una frenetica corsa a piedi verso la tribuna dove ad aspettarlo c’erano la moglie Avelina e i due figli, Adam e Anya. Dopo un paio di giri d’onore in sella alla propria monocilindrica, Laguta nella finale si è accontentato della quarta posizione, nella manche vinta da Zmarzlik davanti a Sayfutdinov e Janowski. Il mondiale cala il sipario e saluta, dopo vent’anni di gestione del circuito iridato, il promoter inglese BSI. Dal 2022 sarà Discovery Sports Events a succedere al sodalizio britannico, che promette di rivoluzionare l’immagine e la diffusione a livello mondiale della specialità.

GP 10 TORUN – venerdì 1° ottobre 2021
Classifica di gara: 1 Artem Laguta 20; 2 Maciej Janowski 18; 3 Tai Woffinden 16; 4 Leon Madsen 14; 5 Bartosz Zmarzlik 12; 6 Robert Lambert 11; 7 Emil Sayfutdinov 10; 8 Max Fricke 9; 9 Oliver Berntzon 8; 10 Pawel Przedpelski 7; 11 Krzysztof Kasprzak 6; 12 Anders Thomsen 5; 13 Jason Doyle 4; 14 Fredrik Lindgren 3; 15 Matej Zagar 2; 16 Martin Vaculik 1; 17 Krzysztof Lewandowski 0; 18 Karol Zupinski 0.

GP 11 TORUN – sabato 2 ottobre 2021
Classifica di gara: 1 Bartosz Zmarzlik 20; 2 Emil Sayfutdinov 18; 3 Maciej Janowski 16; 4 Artem Laguta 14; 5 Leon Madsen 12; 6 Robert Lambert 11; 7 Tai Woffinden 10; 8 Jason Doyle 9; 9 Max Fricke 8; 10 Fredrik Lindgren 7; 11 Pawel Przedpelski 6; 12 Anders Thomsen 5; 13 Oliver Berntzon 4; 14 Krzysztof Kasprzak 3; 15 Matej Zagar 2; 16 Jaimon Lidsey 1;

CLASSIFICA FINALE: 1 Artem Laguta 192; 2 Bartosz Zmarzlik 189; 3 Emil Sayfutdinov 149; 4 Maciej Janowski 129; 5 Fredrik Lindgren 129; 6 Tai Woffinden 122; 7 Leon Madsen 108; 8 Max Fricke 94; 9 Jason Doyle 87; 10 Robert Lambert 82; 11 Anders Thomsen 73; 12 Martin Vaculik 54; 13 Matej Zagar 45; 14 Dominik Kubera 44; 15 Oliver Berntzon 32; 16 Krzysztof Kasprzak 28;

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