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L'adventouring non basta? Con la Gibraltar Race tutti possono sentirsi piloti

Manuel Podetti di Moto Raid Experience parla della gara di regolarità che attraversa l'Europa: quest'anno si terrà in settembre: "Non è semplice arrivare al traguardo: il mio cuore dice di usare un bicilindrico, ma i grossi mono di adesso possono essere un'ottima alternativa". La navigazione è fondamentale: "A gps è più facile, ma serve un minimo di pratica"
Ci sono molti modi per divertirsi in fuoristrada e tra gli eventi che uniscono on e off road un posto di rilievo lo occupa la Gibraltar Race. Ne abbiamo parlato con Manuel Podetti di Moto Raid Experience: l'intervista è disponibile nella sezione video, a seguire i passaggi principali.

Non è adventouring
La Gibraltar Race non è turismo e non è adventouring, perché l'elemento della classifica è determinante, pur non essenso un rally: “Da organizzatori di viaggi ci eravamo resi conto che i nostri iscritti volevano qualcosa di più: la Gibraltar Race è nata così. Oltre alla bellezza del viaggio c'è la possibilità di confrontare le proprie abilità di guida e navigazione, in un contesto che è quello della regolarità e non della prestazione assoluta” spiega Podetti.

L'edizione 2020
Quest'anno la gara partirà dall'Estonia e dalle repubbliche baltiche scenderà fino in Grecia, attraversando nove nazioni: “Per fortuna andare in moto è un'attività che ben si sposa con il distanziamento sociale e anche le strutture nelle quali alloggeremo saranno ben preparate. Per quanto riguarda la data abbiamo scelto settembre dal momento che è ancora un mese nel quale abbiamo diverse ore di luce”.

Una questione di chili
Novità anche dal punto di vista regolamentare, con il limite di peso indicato dal libretto e non dalla bilancia in fase di verifica: “Lo abbiamo fatto per tagliare la testa la toro  - spiega Podetti- in modo che non ci fossero più polemiche. Negli anni scorsi c'è stato chi ha lamentato moto appesantite ad hoc per passare le verifiche”.

L'Alps Tourist Trophy
Il nuovo evento organizzato da Moto Raid Experience sarà organizzato su più tappe per gruppi di 24 piloti. È aperto agli amatori, ma ci saranno anche “piloti veri”, come la leggenda dei rally Franco Picco: “L'Alps Tourist Trophy permette di fare fuoristrada con mini eventi di due giorni l'uno, da ripetere più volte e ci sarà una finale a cui avranno accesso i migliori classificati”. Per il resto la navigazione sarà sempre uno degli elementi principali da curare. Non ci saranno più però eventi dedicati per le limitazioni dovute al Coronavirus: “Terremo degli appuntamenti online e spediremo tracce da studiare, cercheremo comunque di aiutare chi si avvicina alla disciplina” conclude Podetti.

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